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L’America bombarda la Siria. Si teme la guerra mondiale. Ecco gli schieramenti

Non si è ancora fatta chiarezza sulla strage di Khan Sheikhoun in cui martedì mattina sono morte più di 80 persone, fra cui 28 bambini. Mentre l’esercito siriano ha smentito l’uso di gas, su Assad sono piovute fin da subito le accuse di Trump che alle 2.30 (ora italiana) ha deciso di bombardare la base di Al Shayrat da cui, secondo le loro informazioni, erano partiti gli aerei con le armi chimiche.

Un attacco di notevole potenza: ben 59 missili Tomahawk sono stati lanciati da due portaerei al largo del Mediterraneo. La base siriana nei pressi di Homs, è stata completamente distrutta e tutti gli aerei sono fuori uso.

Una scelta che ha letteralmente spaccato il mondo. Il Cremlino infatti si è affrettato ad emettere una nota in cui si coglie tutto il disappunto di Putin, per il quale l’attacco porterà “danni considerevoli” alle relazioni tra Russia e Stati Uniti. La Russia è passata dalle parole ai fatti ed ha sospeso l’accordo con gli Americani per la prevenzione degli incidenti e la sicurezza nello spazio aereo siriano.

Più feroce la risposta del governatore di Homs, la regione siriana in cui si trova la base bombardata, che parla di cospirazione contro la Siria ed appoggio ai terroristi da parte dell’America:

“Gli Stati Uniti e Israele sostengono il terrorismo e questo non ci sorprende, dobbiamo continuare a combattere contro i terroristi. Gli Stati Uniti sono un vero partner quando si tratta di colpire in vari modi le infrastrutture e il popolo siriano”. E poi continua: “Gli Stati Uniti, Israele e alcuni paesi arabi usano come strumenti gruppi come Isil e Al-Nusra. Non saremmo sorpresi nel vedere questi paesi interferire in modo diretto dopo il fallimento dei terroristi nel colpire la Siria, l’esercito non resterebbe stupito nel vedere gli americani giocare un ruolo diretto sul campo al fianco di questi gruppi in tutto il mondo”.

Uno scenario completamente capovolto rispetto a due anni fa, quando fu la Russia a bombardare la zona di Homs, allora gli USA sostennero che i raid aerei russi non avevano un obiettivo strategico in termini di lotta all’Isis.

Stavolta invece pare che le reazioni siano diverse. Prima di annunciare l’attacco Trump, era a cena con il presidente cinese Xi Jinping, nel resort di Mar-a-Lago in Florida e possiamo dedurre quindi che l’operazione sia avallata dai Cinesi. Testimonianze di condivisione sono arrivate anche da Turchia, Giappone, Israele ed Arabia Saudita. Mentre l’Iran ha definito questa operazione “distruttiva e pericolosa”. Il portavoce di Teheran, Bahram Qasemi, citato dall’agenzia locale Isna ha sostenuto:

“L’Iran condanna con forza questi attacchi unilaterali. Tali misure rafforzeranno i terroristi in Siria e complicheranno la situazione in Siria e nella Oregione”.

In Europa invece, la Germania – attraverso il ministro degli Esteri tedesco Sigmar Gabriel – ha definito definisce l’attacco “comprensibile”. In Francia, la leader dell’estrema destra francese Marine Le Pen si dice “stupita” dalla decisione del presidente Usa che sta riportando l’America di nuovo al ruolo di “gendarme del mondo”.

In tutto ciò l’Unione Europea non ha ancora assunto una posizione ufficiale. La Mogherini infatti si è limitata a fare sapere che l’Ue “era stata informata della probabilità di un’imminente svolta degli Stati Uniti”. Al momento “L’Ue sta coordinando gli Stati membri” ed “è in contatto con Stati Uniti e Nazioni Unite”.
Sarà impresa assai complicata riuscire a ricostruire relazioni diplomatiche tra il blocco americano e quello russo. Le stoccate che Putin e Trump si stanno lanciando in queste ore non lasciano ben sperare, ed anzi rischiano di far precipitare il mondo in un ennesimo conflitto mondiale.