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M5s, Di Maio a Di Martedì: “Saremo la prima forza politica nonostante la legge elettorale. Ci sarà presidio permanente davanti Montecitorio”

Luigi Di Maio, capo politico e candidato Premier del M5s, intervistato ieri sera a “Di Martedì”, è stato sottoposto alle domande di sei giornalisti destreggiandosi tra quesiti riguardanti la legge elettorale, la squadra di governo e Roma, con i consueti riferimenti a Virginia Raggi.

Luigi Di Maio, relativamente alla legge elettorale, che preoccupa il M5s – e per la quale  ha chiesto l’apporto di “un presidio permanente davanti Montecitorio fino al voto finale, previsto per giovedì sera” – ha detto:

“Nonostante questa legge elettorale, saremo la prima forza politica del Paese e potremo andare dal capo dello Stato a chiedere l’incarico per formare un Governo. Non credo che Pd e Forza Italia dopo aver fatto questa legge potranno avere più del 50% dei voti”.

Di Maio, che è stato intervistato come nuovo capo politico del M5s, ha chiarito quali saranno i suoi futuri compiti e qual è il ruolo attualmente ricoperto da Beppe Grillo:

“Diventare Capo politico del Movimento significa che sceglierò i ministri e rappresenterò simbolo e programma. Grillo resterà il garante del Movimento. Io non sono diventato capo politico per abolire la nostra regola dei due mandati”. 

Sull’indicazione dei parlamentari da eleggere conferma che verranno scelti attraverso le “parlamentarie”:

“La nostra forza sono i cittadini e spero che la scelta con le parlamentarie sia sempre più partecipata“.

Sul Sindaco di Roma, Virginia Raggi, della quale è stato chiesto il rinvio a giudizio per l’accusa di falso riguardo all’inchiesta sulla nomina di Renato Marra alla direzione Turismo del comune della Capitale, Di Maio ha precisato:

“Non abbiamo mai detto che se la Raggi viene condannata non si deve dimettere. Se Virginia Raggi sarà condannata, noi non siamo garantisti, interviene il nostro codice etico. Se tutte le forze politiche avessero un codice etico, oggi non ci sarebbe neanche un sindaco in Italia”.