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Il M5s punta tutto sulla Sicilia. Profilo basso per le amministrative.

A meno di due mesi dalle amministrative, il M5s cerca di non caricare di valore nazionale le comunali.

La linea che il M5s dovrà seguire, a meno di due mesi dalle amministrative, è quella del profilo basso, cercando di prendere almeno due o tre capoluoghi su 25 al voto, e, soprattutto, di crescere in Veneto, roccaforte della Lega.

Proprio in Veneto, a Verona, con il candidato sindaco Alessandro Gennari, il M5s spera nel ballottaggio in città, sfruttando la frammentazione dei poli e il passo di lato obbligato di Flavio Tosi, sindaco uscente. In Veneto, il M5s è al governo di due città: Sarego, in provincia di Vicenza, primo comune in assoluto conquistato dal nel 2012; e Mira, vicino Venezia.

Sempre al Nord, c’è il Piemonte, con Torino e vari comuni già affidati al governo del M5s. Proprio in Piemonte, si punta tutto su Asti ed Alessandria, dove il sindaco uscente Rita Rossa del Pd è stata collocata all’ultimo posto della classifica di gradimento del Sole 24 Ore.

Più giù, in Toscana, precisamente a Carrara, il ballottaggio sembra essere possibile.

Al sud, la grande occasione del M5s è anche Taranto, dove il Movimento è dato per vincente.

In realtà, l’appuntamento di gran lunga più atteso, è quello delle Regionali di ottobre in Sicilia, dove il M5s è dato al 37%, con Giancarlo Cancellieri candidato Governatore. Le Regionali di ottobre in Sicilia potranno fungere da “slancio per le politiche”. Proprio qualche giorno prima, ci sarà una festa nazionale del M5s, appuntamento nel quale, così come affermato da Davide Casaleggio, verrà presentato il candidato Premier che, per i più, sarà impersonificato da Luigi Di Maio.

Intanto, c’è da capire quali saranno le regole per le candidature in Parlamento, che, secondo una fonte, presenteranno “filtri maggiori per candidarsi, ma le norme appariranno solo a ridosso del voto, farle uscire prima sarebbe controproducente”.