Segnala a Zazoom - Blog Directory

Napoli, Area Nord – I retroscena della nuova faida di camorra

Area nord di Napoli letteralmente dilaniata da tre faide di camorra. Clan storici in crisi: si spara a Miano, ad Afragola e nel triangolo Caivano-Cardito-Crispano. Occhi puntati anche sulla Sanità ed a Giugliano.

Situazione sempre più critica dopo l’ultimo omocidio risalente a sabato pomeriggio: Remigio Sciarra, 52enne di Cardito, freddato sotto gli occhi di moglie e figlio ad Afragola nei pressi del centro commerciale “I Pini”: la moglie risulta ancora ricoverata al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore dove probabilmente verrà sottoposta ad un intervento chirurgino: durante l’agguato è stata ferita ad una mano. Intanto scavando nel passato di Sciarra si scoprono precedenti per rapina e per estorsione ai danni di un imprenditore: per questo fu condannato a 5 anni.

Gli inquirenti stanno indagando a fondo per scoprire i meccanismi e le trame dietro i fatti di sangue degli ultimi giorni: 10 agguati mortali in 10 giorni. Nello specifico, Sciarra pare avesse legami con il clan Cennamo: il loro territorio era quello di Crispano, ma la cosca rimanema comunque sotto il controllo dei Moccia di Afragola. Sembra, infatti, che un filone di indagine riguardi un collegamento del 52enne con l’omicidio di Mauro Pistilli e di Antonio Varracchio.Si delinea un quadro generale dove lo scontro è  quello tra il gruppo Pezzella e quello dei Cennamo, scontro acuitosi dopo la morte del vecchio padrino Tonin ‘o malomm. Pistilli fu ucciso a Crispano nel dicembre del 2016 mentre Varracchiolo lo scorso febbraio:due sicari a via Don Luigi Sturzo lo freddarono: il 52enne era titolare di un’azienda avicola a Crispano, residente a Caivano ma originario di Carditello:  stava uscendo di casa per andare a lavorare col figlio quando fu raggiunto nei pressi della sua auto dai sicari che hanno esploso 8 colpi di calibro 9, riuscendo a centrare due volte il bersaglio. L’omicidio Pistilli sembra legato a doppio filo all’omicidio di Francesco Angrisani (appartenente ai Vanella Grassi) avvenuto a Scampia 5 ore prima i. I due agguati, di fatto, sarebbero stati posti in essere per far saltare la collaborazione tra i Cennamo e la cosca secondiglianese.

L’omicidio di Sciarra si aggiunge a quello di Caputo: ucciso lo scorso 25 maggio a via Benedetto Croce ad Afragola. Entrambi sembrano rientrare iun un contesto in cui sembra essere venuto meno l’interesse del vecchio clan Moccia alle vicende della zona tra Cardito, Crispano, Frattamaggiore e Caivano. Per questo motivo il clan Pezzella, di Cardito, avrebbe lanciato l’offensiva per mettere fuori gioco i Cennamo e prendere il controllo dei territori.

Che sia in atto una faida, gli inquirenti lo danno per certo. Quello che manca al momento è una vera e propria geografia dello scontro. Una ricostruzione resa ancora più complessa dal profilo delle vittime. Nel mirino dei killer sono finiti non elementi di primo spessore, ma figure marginali, solo piccoli tasselli di un mosaico ben più complicato: gli stessi bersagli colpiti probabilmente non sapevano di essere nel mirino.