Non è ancora ufficiale ma stando ad indiscrezioni sarebbe già stato scelto il nome che dovrebbe unire sotto la stessa bandiera “la sinistra a sinistra del PD”. Nel nuovo nome, Libertà e uguaglianza, come si può subito notare, non compare la parola “sinistra“, forse reputata troppo scomoda e sconveniente allo stato attuale.
La notizia, riportata già da alcune testate tra cui Il Fatto Quotidiano, sta già suscitando scalpore dato che il leader designato sarà il neo-fuoriuscito dal PD Pietro Grasso e l’ufficializzazione del nome è programmata per il 2 dicembre.
Uno scenario che acquista concretezza con il passare dei giorni è dato da un possibile ingresso di Laura Boldrini, attuale presidente della Camera, accompagnata dal progressista Giuliano Pisapia, quest’ultimo in bilico tra la “nuova sinistra” ed il PD di Matteo Renzi. I due, insieme alle forze frammentate della sinistra, ovvero Mdp di Speranza, Possibile di Civati e Sinistra Italiana di Fratoianni avrebbero appunto deciso di formare un nuovo soggetto unitario della sinistra, (omettendo la parola sinistra), per formare un’alternativa concreta al PD a matrice Renziana.
Il nome di Pietro Grasso, dunque, rappresenta quasi una certezza. La terza carica dello Stato si è spesa in estenuanti colloqui negli ultimi giorni con l’intero arco dei movimenti alla sinistra del Pd renziano, da lui appena mollato proprio per raggiungere l’obiettivo di formare una coalizione in grado di competere a pieno titolo alle prossime elezioni.