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Ecco come è nato il clan delle rapine: I discorsi segreti

Giugliano – ha dell’incredibile la conversazione, trascritta dai carabinieri, tra i membri di una banda accusata di una serie di furti e rapine. La conversazione è stata riportata dal quotidiano Cronache di Napoli nell’edizione odierna.

“Ragazzi facciamo un clan” – queste e parole pronunciate da dei ragazzi all’interno della cosca, parole che ricordano un film o una fiction televisiva. “Basta che non ci dobbiamo buttare in mezzo alla strada. Adesso facciamo seriamente però”.

Comincia così un botta e risposta tra i due intercettati :

A : “Ma a fare cosa ? a fare lo schiavo degli altri ?”
B : “Ti danno 1500 euro al mese”
A : “Ma chi te li da ?!
B : “Nicola tanto sta prendendo, 1500 euro al mese”
A : “Che sta facendo?”
B : “Si è menato in mezzo alla strada – Eufemismo che sta a significare che ha preso parte ad un clan – sta con paparella. Per il momento prende 1500 euro. poi gli hanno detto che se le cose migliorano aumentano gli ha detto Nello. Si è comprato la macchina, ha preso in affitto una casa, sta andando avanti”.
A : “Ma poi, quando le cose non vanno bene, come la mette a nome questo Nicola ?
B : “Io , se mi dovessi mettere con loro, sarei il primo a dire che dobbiamo caputare ( uccidere ) tutti quanti quelli di Giugliano, prima che ci capotano loro a noi. A partire da fuori con i mitra” – Poi simula il suono di una raffica
A : “Ma quelli ai ragazzi non li pensano proprio”