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L’incoerenza di Casini sugli scafisti. Cosa diceva allora e cosa oggi

Nel 1999 un uomo lucido e spietato, ora l’opposto

Pier Ferdinando Casini in più di vent’anni di politica è passanto da una solida opposizione agli immigrati albanesi alla promozione dell’accoglienza totale.

L’eroe dei due mondi, quello di destra e quello di sinistra, è riuscito nell’intento di passare da una coalizione ad un’altra secondo la propria convenienza e cambiando spesso pensiero.

Ecco Casini nel 1999 durante la guerra del Kosovo ed il relativo esodo verso le coste pugliesi:

Gli scafisti non meritano alcun perdono.

Del resto, la risposta armata delle nostre istituzioni è prevista dalle stesse leggi dello Stato.

Non siamo mica forcaioli, siamo garantisti. Ma questo non significa rassegnazione di fronte al crimine.

Gli scafisti hanno dichiarato guerra allo Stato, dunque, spariamo agli scafi. Il Kosovo vale più della Puglia o dell’Italia?

Oggi invece, dopo tanti “passaggi” rieccolo in un intervista al Giornale di Sicilia:

Accogliere è un’esigenza non solo morale ma anche economica.