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Orfini, Pd: “No ad accordo con Grillo, alle elezioni da soli”

Un’intesa post elettorale con Grillo “è impossibile” e la proposta di Pierluigi Bersani in questo senso “denota un allarmante disorientamento. Pur di attaccare il Pd, finisce per giustificare e nobilitare fenomeni che dovrebbero preoccuparlo. Come fa a non considerare populista il Movimento? Come tollerare i loro indegni attacchi all’Europa e ai valori della sinistra?”.

Così il reggente del Partito democratico Matteo Orfini, intervistato da Repubblica. Bersani intende sfidarli e dice che il Pd è ‘benzina’ per i populisti. “Basterebbe guardare alla cronaca: l’assenza di democrazia interna, candidati sindaci allontanati senza spiegazioni mentre ‘leoni’ come di Maio e di Battista non hanno neanche la dignità di sollecitare un chiarimento al capo. E che dire dell’assalto durante l’ufficio di Presidenza in cui stavamo tagliando i vitalizi? La verità è che il Pd è un grande partito popolare, con democrazia e primarie. Proprio quello a cui Bersani ha deciso disottrarsi. Passa il tempo a parlare di noi e usa argomenti che non fanno onore alla sua storia”.

Il Pd guarda alle larghe intese con Berlusconi. Meglio il Cavaliere che la Casaleggio? “Meglio conquistare il voto degli italiani. Le larghe intese avevano senso in una situazione emergenziale. Vogliamo governare autonomamente, lo schema delle forze responsabili contro i populisti favorirebbe questi ultimi. Non dobbiamo avere paura. In fondo, col proporzionale puro delle Europee abbiamo preso il 41%”. Con il 27-28% dei sondaggi sembra una vocazione minoritaria, non le pare? “Siamo sotto congresso. Poi ricominceremo a correre”.