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Orlando: Sì all’accordo con Renzi ed Alfano. Fornaro (Mdp):”alleanze innaturali”

A seguito dell’intervista rilasciata dal Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, pubblicata ieri da “La Stampa”, non si sono fatte attendere le reazioni di Mdp.

Ieri, il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, in un’intervista rilasciata a “La Stampa” ha aperto ad un accordo con Alfano e Pd perché, a suo avviso, c’è un rischio enorme di instabilità politica e istituzionale nella prossima legislatura. Inoltre, chiede al Segretario del Pd, Matteo Renzi, di rendersi protagonista dell’iniziativa sulla legge elettorale che favorisca la formazione di maggioranze certe e che consenta al centrosinistra di reggersi su un programma condiviso e sulle forze che hanno governato insieme in questi anni. Insomma, dai bersaniani fino ai centristi di Alfano.

Dure sono state le reazioni provenienti da Mdp, in particolare quella del senatore Federico Fornaro che ha tuonato

“Alleanze di Palazzo innaturali sarebbero uno straordinario regalo al M5s. Bisogna costruire un nuovo soggetto progressista e popolare, alternativo al Pd renziano, capace di intercettare una crescente domanda di radicale cambiamento nel segno dell’uguaglianza sociale”.

Della stessa opinione è Arturo Scotto, coordinatore di Mdp, che dice:

“Apprezzo lo sforzo di Orlando, ma noi siamo incompatibili con una ipotesi del genere: sarebbe una perfetta continuità con i governi di questi anni, e invece noi vogliamo una radicale discontinuità. Il problema non è solo Alfano, ma anche il rapporto con questo Pd: se i dem intendono presentarsi alle elezioni rivendicando leggi come il Jobs Act e la Buona scuola, non basta certo cambiare la legge elettorale per rifare il centrosinistra”.

E, sulle elezioni siciliane, aggiunge:

“Mi pare assai improbabile che la sinistra partecipi ad una coalizione col Pd il cui candidato viene scelto da Alfano“.

Il capogruppo alla Camera, Francesco Laforgia, aggiunge:

“Si parla di alleanze in assenza della politica, una discussione astratta. Su articolo 18 e fisco le nostre posizioni sono ancora molto distanti sia da Alfano che dal Pd. Meglio che ognuno si presenti da solo alle elezioni”.