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Paella batte pane carasau, w lo chef Sarri – Cagliari Napoli 0 – 5

La partita più bella è quella che non ho visto. Cagliari Napoli 0 – 5, ero con la famiglia a Barcellona, incollato al cellulare, in attesa degli aggiornamenti da parte degli amici – tifosi. Qualcuno ha proposto una colletta per farmi restare in Spagna, la scaramanzia è sovrana. Sono felice di dire: “Io l’avevo detto”. Il Napoli è forte, fortissimo e Maurizio Sarri è un grande allenatore – chef che cucina con un ingrediente mancante. Ma il centravanti arriverà, a gennaio, nella calza della befana. Il che non vuol dire che vinceremo scudetto e coppe. Giocavamo e giochiamo bene, solo gli episodi ci hanno fermato e probabilmente anche per Mertens sarà necessaria la clausola rescissoria. Dries si è anche portato il pallone a casa, splendida tripletta per lui. Soltanto un’eccellente paella de marisco ha placato la mia sofferenza per non aver assistito al match e me le sparo tutte in breve, su Barcellona: strade pulite e solo foglie autunnali per terra, città meravigliosa e soprattutto efficiente, cibo ottimo dovunque se non vai, stupidamente, alla ricerca di pizza e spaghetti; le opere di Antoni Gaudì, almeno trenta magneti che noi chiamiamo calamite da portare a casa come souvenirs; la corrida non c’è più, abolita da anni, nella plaza de toros un centro commerciale. Infine, visita quasi obbligatoria al Camp Nou e annesso museum (dove Diego Armando Maradona figura tra i “jugadors de llegenda”), tappa più gradita di tutte al sottoscritto e al figliolo. “Més que un club”, più di una squadra, è proprio vero. Si resta senza parole e l’unica è tornare a casa con la foto ricordo accanto alla coppa dalle grandi orecchie, euro 15.

Scusate se parlo del mio viaggio più che della partita ma dopo uno 0 – 5 che cosa vuoi dire? Eravamo tutti in attesa del sorteggio champions di stamattina, decisivo per sperare di passare al  turno successivo e, forse, per un nuovo viaggetto. Concludo mentre ascolto Fiorello che imita Aurelio de Laurentiis (“Cafoni”! Strepitoso Rosario): paella e tortilla battono porceddu e pane carasau. Nemmeno parlo di cori stupidi e tifoserie becere. Paolo Gentiloni è il nuovo premier, addio (o arrivederci) per Matteo Renzi. Il M5S chiede nuove elezioni. Angelino Alfano ministro, dagli Interni passa agli Esteri. Tutto cambia, nulla cambia. Nemmeno il… sempre forza Napoli.

Giuseppe Pedersoli