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“Il Partito Democratico deve stare in piazza e sul web”

Un Partito Democratico che deve cambiare. Per farlo la ricetta è quella della piazza e de web. A dirlo è Nicola Zingaretti, in corsa per la segreteria.

L’intento è quello di ricostruire un soggetto collettivo senza tifosi al posto dei militanti. Parole e musica di Nicola Zingaretti. Il partito si  si ritrova nella sala del cinema Excelsior di Vetralla, a Viterbo. I punti sono quelli dell’immancabile costruzione di una nuova Europa, ma, in particolare, della ricostruzione identitaria di un partito: la ricetta è la presenza su internet e sui social:

 “Dobbiamo chiudere una contrapposizione insensata tra il partito della strada e quello della rete. Dobbiamo ripensare a un partito che torni libero nei luoghi della vita, e quindi anche nella rete uno spazio dove le persone si orientano. Se vogliamo rendere la nostra storia moderna, dobbiamo reinventare una partecipazione anche in quella dimensione. Altrimenti e’ li’ che perdiamo la partita. È necessario cambiare. Se non cambiamo non ritorneremo mai piu'”

L’intento è quello di dar vita ad un soggetto collettivo: andando a recuperare chi dal Pd si è allontanato, in primis le persone:

“Basta confondere l’orgoglio di partito con la presunzione cieca. Tornare tra le persone, costruire una agenda politica che ricrei una comunita’ unita e accogliente e’ l’unica ricetta possibile. Il partito che dobbiamo costruire e’ un partito dove tutti gli operai, tutti gli artigiani, tutti i precari devono contare di piu”

Costruire un’alternativa credibile ad un governo che mortifica il contratto di governo stipulato con la destra di Salvini. Attraverso la piazza e la rete bisogna far presente quanto siano antitetiche le tesi che presentano i principali attori di questo governo targato M5s-Lega:

” Perche’ non dobbiamo dimenticare che mentre la leadership di governo e’ di estrema destra, il parlamento e’ sostenuto dai cinquestelle. Quindi buona parte dei pentastellati non si riconosce nell’agenda dettata da Salvini”