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Il popolo M5S invade Montecitorio. Di Maio: “Dalla parte giusta della storia”.

Intervengono anche Roberto Fico e Di Battista: "Siamo non violenti ma non siamo c......i"

Il M5S scende in piazza a Montecitorio per protestare contro la legge elettorale al primo voto di fiducia alla Camera.
Intervenuti i leader maximi del Movimento, Luigi Di Maio (candidato premier per le prossime elezioni), Alessandro Di Battista e Roberto Fico.Dopo che Di Maio, Di Battista e Fico sono saliti sul palco, dalla pizza è partito spontaneo l’inno di Mameli. Anche i tre esponenti M5S si sono fermati e hanno cantato l’inno. Fischi per Mattarella e Napolitano

Il discorso di Di Battista alla piazza

«In questi cinque anni non si sono occupati di nulla, tranne che di ostacolare il Movimento 5 Stelle» dice Di Battista nel suo discorso dal palco. «Se lo hanno fatto è perché hanno paura di noi. Siamo e restiamo non violenti. Ma non siamo c…ni» dice l’esponente M5S. «La mobilitazione comincia oggi, ma non finisce qua. E domani alle 13.30 saremo ancora in piazza».

Fico: «Il nostro messaggio è cambiare»

«Nel nostro messaggio non c’è vincere o perdere ma cambiare. Noi siamo un popolo in movimento» ha detto Roberto Fico concludendo il suo discorso dal palco tra gli applausi generali, della folla e degli altri leader sul palco. Siamo un movimento gandhiano, francescano, non a caso siamo nati il 4 ottobre. Non abbiamo nemici, no alla violenza, non dobbiamo mai dimenticarlo”

Il discorso di Di Maio

“Renzi è disposto a dare il paese in mano a Berlusconi per non darlo a voi, popolo. Stiamo dalla parte giusta della storia. Seppur dovessimo uscire sconfitti, il corso della storia non si ferma con la legge elettorale. Lo hanno già capito dal referendum costituzionale. Questa piazza è su tutti i giornali del mondo, che ci danno ragione sul fatto che questa riforma sulla legge elettorale sia antidemocratica. Racccontate ai vostri figli e ai vostri nipoti, che quando vi stavano per rubare la democrazia voi c’eravate. Domani, sempre qui a Montecitorio, veglia per la democrazia.”