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Referendum: al via tour mondiale M5s #IoDicoNo, anche Mosca

13 tappe e un sito web. 5Stelle ,Renzi non difende sovranità.

ROMA, 17 OTT – Tredici tappe in giro per l’Europa per il “tour mondiale” #IodicoNo promosso dai 5 Stelle: un mese di appuntamenti che culmineranno a metà novembre con una tappa a Mosca. Il calendario è stato reso noto oggi dal Movimento in occasione della conferenza stampa M5s indetta alla stampa estera anche con l’obiettivo di sensibilizzare alla campagna per il No i cittadini italiani residenti all’estero. Da oggi intanto è online il sito M5s dedicato alla campagna per il ‘No’.

Il nuovo portale, presentato nel corso di una conferenza alla stampa Estera con il vicepresidente della Camera, Luigi di Maio e i parlamentari Danilo Toninelli, Fabio Massimo Castaldo, Vito Crimi, e Giovanni Endrizzi, espone dieci ragioni per il ‘no’ elaborate dai portavoce 5 Stelle. 10 ragioni che cercano di smantellare quella che affermano essere la propaganda renziana. Anche, perché, sostengono i 5 Stelle, “se l’obiettivo di tutto questa riforma è risparmiare sui costi della politica, possiamo fare una legge ordinaria e dimezzare, ad esempio, lo stipendio dei parlamentari”. “Questa non è una riforma è una ‘deforma’” sostiene Endrizzi secondo il quale le modifiche alla Carta comporteranno che “verrà impiantato in un organo sano, la Costituzione, un organismo malato che sono le istituzioni” malate e ridisegnate malamente dalla riforma.

Per Vito Crimi “se dovesse vincere il Sì questo Paese peggiorerà ancora di più e risulterà ancora meno affidabile”. La “retorica della semplificazione”, dice Toninelli, è una menzogna: “ora le leggi si fanno in un solo modo, semplice. Con la riforma nascono 10 modi nuovi. E poi- aggiunge – questa avversione al bicameralismo indica solo il tentativo di accentramento del potere nelle mani di un’oligarchia. Tutte queste riforme di Renzi puntano ad accentrare il potere perché ormai i partiti stanno perdendo consenso” continua Toninelli. A spuntare l’arma della necessità per l’Italia di mettersi al pari di altre democrazie europee, di pensa invece Castaldo: “Crediamo che il nostro Paese non meriti di essere eterodiretto dall’estero. Noi stiamo qui a difendere la sovranità del Paese cosa che Renzi non sta facendo”.

(ANSA).