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Referendum: Valente (PD) difende il San Carlo dalle “intimidazioni” di de Magistris

“La mia solidarietà a Emmanuela Spedaliere e a Rosanna Purchia, vittime di dichiarazioni intimidatorie da parte di de Magistris. Per il sindaco di Napoli la ‘colpa’ di Emmanuela Spedaliere (direttore degli affari istituzionali e del marketing del Teatro San Carlo) e di Rosanna Purchia (la soprintendente) sarebbe avere opinioni diverse dalle sue in merito al referendum. è inaccettabile”.

Lo afferma, in una nota, la deputata e capogruppo Pd al Consiglio comunale di Napoli Valeria Valente.
“Fuori dai contesti lavorativi e dagli incarichi pubblici – dice ancora Valente – ognuna ed ognuno di noi è libera o libero di esprimere e di manifestare le proprie idee come meglio crede. Ed è quello che stanno facendo Spedaliere e Purchia, allo stesso modo di tante altre personalità che ricoprono incarichi pubblici, da manager a magistrati, che dicono la loro e si stanno mobilitando per il referendum. Annunciare invece, come fa il sindaco de Magistris, inchieste per verificare gli orientamenti in merito al referendum di persone che ricoprono incarichi in enti che, come nel caso del San Carlo, sono controllati dal Comune di Napoli, è un’iniziativa che può definirsi solo come intimidazione e abuso di potere”. “Tutto questo – continua la deputata del Pd – mentre la Giunta comunale ha approvato la scorsa estate una delibera con cui schiera il Comune di Napoli, l’istituzione che rappresenta tutti i cittadini, a favore del comitato per il no al referendum. E de Magistris continua ad andare in giro a dare lezioni di democrazia e di rispetto delle istituzioni. Valori e concetti che evidentemente sa usare solo come slogan, quando gli conviene” conclude Valente.

(Ansa)