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Renzi: “Il mio ciclo politico è finito, andiamo a congresso”

Si è appena concluso l’intervento del Segretario del Matteo Renzi, nel congresso del Partito Democratico. Un intervento moderato che ha chiarito diversi punti.

Dalle parole dell’ex Premier si intuisce la volontà di andare ad elezioni il prima possibile, per questo è già disposto a rimettere il mandato da Segretario:

“Si chiude un ciclo alla guida del Pd. Ho preso un Pd che aveva il 25 per cento e nell’unica consultazione politica lo abbiamo portato al 40,8”

Poi si rivolge alla minoranza ed affronta il tema del Referendum

“Il referendum era un partita a sé stante, le elezioni con quella battaglia non c’entrano nulla, sono un’altra battaglia. La partita del referendum l’abbiamo persa, ormai è andata”

E fa presente la sua volontà di andare a congresso, ma con un clima di serenità con tutti gli altri candidati, a cui manda un abbraccio:

“Al congresso si sono candidati Speranza, Emiliano, Enrico Rossi. Mando loro un abbraccio, sarà affascinante confrontarci e sono pronto a sostenervi se vincerete, ma chiedo rispetto. Ogni volta che si dice che noi siamo il partito dei finanzieri e dei petrolieri un volontario della Festa de l’Unità ha uno stranguglione, tutte le volte che si dice che siamo il partito dei potenti un iscritto non rinnova”.

Sulla tempistica invece al momento non vi è certezza, ma a suo avviso, da qui ad un anno si andrà a votare, quindi è bene farsi trovare pronti

“Dicono: si fa il congresso perché si vuole decidere il voto. Prima non si faceva il congresso perché si voleva andare a votare? Vorrei svelare il segreto: il voto alle politiche e il congresso Pd sono due cose totalmente divise. Aggiungo che non sono più il presidente del consiglio, mai stato ministro dell’Interno…”. “Il tema di quando si vota – ha precisato – non lo decido io. Questa visione alla Giucas Casella, ‘quando lo dico io’, va rimossa. La discussione verrà fatta da chi ha responsabilità istituzionale. Quello che deve essere chiaro, a tutti, è la notizia: il congresso Pd non si fa per decidere il giorno in cui si fanno le elezioni politiche. Ma da qui a un anno, prima o poi, si dovrà votare. Io dico: facciamoci trovare pronti”.