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Renzi ad Erdogan: noi siamo uno stato di diritto

Dopo aver attaccato l’UE e l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini, in un’intervista a Rai News 24, il Presidente turco Erdogan ha lanciato bordate anche al nostro Paese dicendo che “la vicenda dell’indagine su mio figlio a Bologna potrebbe mettere in difficoltà le nostre relazioni con l’Italia, che dovrebbe occuparsi piuttosto della mafia“.
Il figlio di Erdogan, Bilal, è indagato dai pm emiliani con l’accusa di riciclaggio dopo un esposto presentato da Murat Hakan Huzan, oppositore politico del padre.

Subito però è arrivata la risposta di Matteo Renzi che a mezzo social tuona “In Italia c’é una magistratura autonoma e indipendente che agisce secondo le leggi e e che combatte tutte le forme di illegalità. I giudici rispondono alla Costituzione italiana e non al Presidente turco. Chiamiamo questo sistema “Stato di diritto” e ne siamo orgogliosi.”

 

 

 

Dura anche la risposta di Gianni Pittella che commenta le dichiarazioni di Erdogan scrivendo su Facebook che “Le vere e proprie epurazioni conseguenti di militari, uomini politici, magistrati, giornalisti e medici sono state condotte in Turchia in violazione dei piú elementari diritti alla difesa. A maggior ragione, non accettiamo provocazioni di Erdogan sulla imparzialità del nostro sistema giudiziario né minacce sulla tenuta dei rapporti bilaterali con l’Italia.”