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“Renzi unico leader possibile”

No, non sono dichiarazioni di qualche anno fa. Bensì di appena qualche ora fa, pronunciate all’interno della’assemblea regionale del PD Calabria, da parte del neo Senatore Ernesto Magorno, fedelissimo di Matteo Renzi:

“Il caso ha voluto che incontrassi lungo il mio percorso Matteo Renzi e per scelta l’ho seguito, andando controcorrente, quando stare con lui sembrava, ai più nel nostro partito, quasi commettere una eresia. Lo dico e lo rivendico: io sono orgoglioso di essere stato un renziano, di esserlo tuttora e di continuare a esserlo. Io non scappo, non abbandono la nave quando affonda: lo lascio fare ai topi”.

Un messaggio fin troppo chiaro. Per Magorno infatti, c’è un piano ben orchestrato non solo per distruggere Renzi ma tutto il PD, con la sua storia:

“Non c’è un altro leader capace di raccogliere la sfida di costruire un grande partito di centro e di sinistra! Rendiamoci conto che il fuoco di sbarramento contro Renzi non parte per distruggere lui ma parte per distruggere il Partito Democratico, per distruggere tutti noi. E se non scendiamo in campo nella difesa del nostro Partito, rischiamo l’estinzione, rischiamo di arrivare al 5% come in Francia, Spagna, Grecia. Rischiamo che nel Mezzogiorno dell’Europa anche l’ultimo baluardo di un grande partito di sinistra scompaia”.

In ultimo, sottolinea nuovamente, in maniera fiera la sua ‘appartenenza’ all’ex Segretario:

“Queste sono le ragioni degli attacchi a Renzi, che io ho seguito dalla prima ora, nella buona e nella cattiva sorte, perché ho creduto nel suo progetto. Da subito ho sostenuto Renzi a viso aperto e senza timore di niente e di nessuno, a differenza di chi, condizionato dal proprio ruolo, ha fatto retromarcia e di chi, anche in Calabria, lo attacca dopo aver ottenuto incarichi e prebende senza titolo. Questa è la mia storia, una storia di cui sono fiero e che mi permette di camminare con la schiena dritta e a testa alta!”.