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Renzi: “Non ho niente da dire a Pisapia e Bersani, senza il Pd a sinistra non vince nessuno”

Nel giorno dell’incontro a Roma tra Campo progressista e Articolo 1-Mdp, Matteo Renzi ha esordito al Forum dei circoli democratici promettendo di non parlare di coalizioni, ma precisando che “non esiste centrosinistra senza il Pd”; ha citato Pisapia e Bersani solo per affermare che a loro non ha da dire “nulla” e che parla “con tutti” ma non si ferma “davanti a nessuno”; ha spiegato che i suoi interlocutori non sono “i capicorrente”, ma “gli elettori”, i due milioni di cittadini che lo hanno eletto segretario alle scorse primarie.

Davanti alla sua platea, l’ex premier ha rivendicato la sua azione politica (“abbiamo preso in mano il Paese, tre anni fa l’Italia era in fondo alle graduatorie). E ha spronato il partito a ripartire “sul serio”, annunciando il suo tour in treno di 4-5 mesi per le province italiane, dopo la festa nazionale dell’Unità di Imola che chiuderà il 24 settembre.

“Parte un viaggio in treno – ha detto Renzi – perché noi non staremo a inseguire le polemicuzze interne; un viaggio capace di andare incontro al cuore delle persone. Chi ha voglia di mettersi in gioco, si metta in cammino, chi ha voglia di polemizzare sappia che non li seguiremo”, ha avvertito. Il segretario ha riservato un passaggio all’autocritica: “Siete una realtà straordinaria – ha detto rivolto alla platea – Potevo coinvolgervi di più in passato. Forse sì. Mea culpa. Ma adesso non avete più l’alibi neanche voi”. E ha stroncato le “discussioni interne” che non sono, ha osservato, un attacco al leader del Pd ma “al Pd” stesso.

“Dopo le primarie i sondaggi sono andati bene, troppo bene – ha detto Renzi – allora è partita la discussione interna. Non è un problema, figurarsi, ho passato i premi mesi del 2017 a cercare di capire chi fabbricava prove false contro di me e la mia famiglia. Ma questa discussione – ha rimarcato – è un attacco contro il Pd, non contro di me. Se tu attacchi il Pd stai attaccando l’unica diga che c’è in Italia contro i populisti. Non sono preoccupato per me, ma io difendo questa comunità di donne e di uomini”.

A chi lo critica da sinistra ha replicato: “Fuori dal Pd non c’è la rivoluzione marxista-leninista, ma la Lega e i 5 stelle. Non c’è la vittoria della sinistra di lotta e di governo. E chi immagina di fare il centrosinistra senza il Pd vince il premio Nobel della fantasia”. L’ex premier ha invitato a guardare al futuro “senza inseguire discussioni infinite””, per evitare il “virus dell’autodistruzione della sinistra”. “Vorrei proporvi un percorso che superi la nostalgia – ha detto – C’è un sacco di gente che sta riscrivendo il passato, invece dobbiamo scrivere il futuro. La nostalgia non può essere il paradigma della politica”. Al centro ci deve essere l’articolo 1 della Costituzione italiana. “Il nostro è il partito del lavoro, non saremo mai il partito dell’assistenzialismo e del sussidio”. “Noi siamo per dire ‘provaci’ – ha aggiunto – perché non hai diritto ad avere il sussidio, ma ad avere l’opportunità di avere un’occasione, di metterti in gioco”.

“Sono convinto che da qui a fine della legislatura rischiamo di arrivare a (creare, ndr) un milione di posti di lavoro. E a quel punto che cosa si dirà, che Renzi ha realizzato il programma di lavoro di Berlusconi? Sì, ma lui non l’ha fatto”.Inevitabile un passaggio sulle amministrative: “Impossibile fare a livello nazionale un’analisi seria del voto, è sempre la stessa storia”. Detto questo, “senza il Pd non avrebbe vinto Sala, né avrebbe vinto Pisapia”, perché “senza il Pd a sinistra non vince nessuno”.

L’ex premier, che ha definito il lavoro del presidente del Consiglio Gentiloni “straordinario”, ha difeso anche la contestata legge Fornero. “Non credo che la legge Fornero sia sbagliata. Partiva da un presupposto giusto, perché con l’allungamento dell’età media non si può andare tutti in pensione subito. Ma aveva scatti eccessivi”. Riguardo gli immigrati in Italia, “non rinunceremo alle nostre idee, per noi lo Ius soli è un principio sacrosanto”.

“Una società che non fa vaccinare i nostri bambini è una società incivile”. “Quello che serve – ha aggiunto al termine del suo discorso – è “un vaccino contro le bufale, la miopia, la stupidità, contro quelli che vivono di falsità”.

(askanews)