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Renzi dice no al reddito di cittadinanza: “Bisogna faticare”

Uno dei temi entrati a pieno titolo all’interno dell’agenda politica è quello del “reddito di cittadinanza”. Un argomento di politica economica su cui c’è una convergenza tra M5s (che l’ha proposto da sempre) e Berlusconi (che sta provando a cavalcarlo ora). Il PD invece, attraverso il suo candidato Premier, Matteo Renzi, ha un’idea del tutto diversa.

In primo luogo il Segretario dem, si pone l’interrogativo della copertura economica. Minando così, alla base, l’effettiva realizzazione di questo progetto di legge:

“Le proposte sul reddito di cittadinanza valgono cento miliardi di euro. Così saltano le coperture e la dignità di un Paese che si è fondato sulla fatica di chi lo ha creato”

In secondo luogo, stronca ideologicamente lo strumento, di tipo assistenziale, del sussidio. Il motivo è semplice: “bisogna faticare”:

“Il reddito di cittadinanza non lo considero una soluzione. Dare un sussidio nega i valori fondamentali che i nostri nonni ci hanno insegnato: bisogna faticare. Dobbiamo non dare a tutti un sussidio ma un lavoro”

 

 

Per Renzi quindi, il punto chiave è creare lavoro:

“Il progetto sul lavoro vale circa 1-1,5 miliardi di euro ed è in varie fasi. Ma eravamo a 22 milioni di occupati, siamo a 23 milioni, la disoccupazione giovanile è calata di 12 punti e finalmente le cose cambiano. Per ogni progetto del Pd, dimostriamo che le cose cambiano.
Ora si tratta di scrivere una pagina nuova: salario minimo legale e impegno sulla parte attiva del tentare di creare posti di lavoro. Eravamo in emergenza, abbiamo messo un tampone forte e ora bisogna creare le condizioni per il futuro. Se volete un meccanismo diverso fate bene a votare M5s”.