Report, sui vaccini scoppia un caso politico. Lorenzin:”Disinformazione”. Il M5s lancia #iostoconReport

Un altro caso politico è scoppiato. Al centro della bufera che si sta sollevando nelle ultime ore c’è sempre Report, la trasmissione di Raitre curata e condotta da Sigfrido Ranucci.

Nella puntata dello scorso lunedì Report ha mandato in onda un servizio intitolato “Reazioni avverse” relativo al vaccino anti papilloma virus (HPV) utilizzato per prevenire un’infezione che può causare il tumore dell’utero. Nell’introdurre il servizio Sigfrido Ranucci precisa che i vaccini sono la scoperta sanitaria più importante della prevenzione degli ultimi 300 anni. Parole pronunciate dal conduttore probabilmente perché cosciente che sarebbero scoppiate delle polemiche su un tema, quello dei vaccini, che tanto divide la politica e di cui ultimamente si sta parlando molto.

Dalla pagina di Report, che spiega in grandi linee il contenuto del servizio, si legge:

“Il papilloma virus (HPV) è stato collegato all’insorgere del tumore al collo dell’utero. Per prevenirlo, l’Italia è stata il primo paese in Europa ad introdurre il vaccino anti-papilloma virus, tra i più costosi in età pediatrica. Le nostre autorità sanitarie hanno potuto contare su una valutazione positiva dell’Agenzia Europea del Farmaco, che ha dichiarato sicuro questo tipo di vaccini. Ma le segnalazioni sui possibili danni causati dal vaccino anti HPV sono state correttamente valutate? Se lo chiede un team di ricercatori indipendenti danesi della rete “Cochrane Collaboration”, che ha presentato un reclamo ufficiale a Strasburgo. L’accusa è contro l’Agenzia Europea del Farmaco: avrebbe sottovalutato le reazioni avverse e ci sarebbero anche dei conflitti d’interesse che non sono stati dichiarati”.

Dal servizio emergono perplessità circa le effettive reazioni positive dell’unico vaccino anticancro a disposizione dell’uomo, perché si sospetta che esso provochi più reazioni avverse di quante non vengano denunciate dalle reti di sorveglianza.

A seguito della puntata di Report, centinaia di genitori di ragazze già immunizzate hanno chiesto chiarimenti ai centri sanitari. Questo ha fatto sì che il caso politico scoppiasse: da un lato il Pd e gli scienziati, dall’altro il M5S.

Il Vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai e senatore del Pd Francesco Verducci presenterà un’interrogazione:

“Su salute e prevenzione non si scherza. La HPV è un virus ferocissimo. Inammissibile che il servizio pubblico ne disincentivi l’uso”.

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dice:

“Diffondere paura con tesi prive di fondamento e anti scientifiche è un atto di grave disinformazione. Quello contro il papilloma, il primo contro il cancro, è un vaccino sicuro ed efficace, a differenza di quanto è stato affermato sulla tv pubblica, senza contraddittorio.”

A prendere posizione contro la trasmissione sono state anche le società scientifiche di virologia e pediatria. Il Presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, dice:

“È stata fatta cattiva informazione”.

Dello stesso parere è il virologo del San Raffaele Roberto Burioni:

“Hanno detto falsità intollerabili”.

Matteo Renzi condivide le posizioni dei medici in un post in cui si dice “totalmente d’accordo”.

Sull’altro fronte, il M5s fa muro, con Grillo che invece la butta in politica con l’hashtag #iostoconreport. Dal suo blog si legge:

“Il Pd non è intoccabile, l’Unità non è intoccabile. La libera informazione invece è intoccabile. Report non chiuderà a causa della censura di regime che contamina altri programmi Rai, come il Tg1. Il Pd impari a rispettare”.

In ogni caso, a Report saranno chieste delle spiegazioni per capire meglio com’è stato strutturato il programma affinché si verifichi se sia stato rispettato il pluralismo.

La Rai precisa:

“Siamo sempre a supporto delle campagne vaccinali. I vaccini sono indiscutibilmente una delle maggiori scoperte scientifiche della storia. Sono un fondamento della medicina moderna che non va messo in discussione, c’è un unico punto di vista possibile”.