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Roma, altri guai per la Raggi. Conti a rischio se non si assumono vincitori

La ricordate la storia dei vincitori di concorso di Roma Capitale che, pur vantando un diritto soggettivo all’assunzione, sono in attesa da diversi anni di poter cominciare a lavorare per la Capitale?
Circa mille ragazzi, per lo più plurilaureati, masterizzati, professionisti per svariati profili vivono con ansia queste ore di caos politico-istituzionale romano: potrebbero essere loro, infatti, le prime vittime del ciclone politico giudiziario che si sta abbattendo sulla Capitale e sulla Giunta Raggi.
Ad Agosto il M5S si era rifiutato, bocciandola, di votare una mozione in Assemblea Capitolina che avrebbe impegnato il Sindaco ad assumere in tempi certi e rapidi i vincitori aventi diritto ( è bene ricordare che con le attuali normative nazionali, le carenze d’organico effettive di Roma,il parziale sblocco del turnover e con il piano straordinario di assunzione delle maestre precarie attuato dal Governo già da subito Roma potrebbe procedere all’esaurimento delle graduatorie dei vincitori).
Il Consigliere pentastellato Sturni all’epoca in un video pubblicato su FB (qui) confermò l’intenzione della maggioranza di procedere in quella direzione ma solo dopo aver condotto una ricognizione sull’organico della Capitale (i cui tempi e i cui modi non sono stati mai esplicitati). Una ricognizione, peraltro, già effettuata qualche settimana addietro dal Commissario Straordinario e attraverso la quale si era evidenziata la stringente necessità di procedere alle assunzioni, sia per il rispetto delle normative in materia sia per garantire il funzionamento di svariati uffici ormai al collasso.
Ma in questi giorni un’altra tegola si è abbattuta sui vincitori in quanto l’Assessore al Bilancio Minenna della Giunta Raggi, che avrebbe dovuto curare in prima persona questa verifica e predisporre un piano adeguato e funzionale alla definizione di questa assurda vicenda, ha rassegnato le dimissioni.
Si comincia da zero? Il timore è che la vicenda venga archiviata e nuovamente ai margini dell’agenda politica e di governo della Città, perché, come dagli uffici della Capitale fanno sapere, con la “Giunta che barcolla” non c’è spazio e tempo per poter pensare a queste vicende.
Quindi, giunti a Settembre dei tavoli, delle verifiche e delle ricognizioni non v’è traccia alcuna. Restano gli impegni e le parole di alcuni consiglieri “vicini” alla Sindaca ma in buona sostanza tutto è fermo, finanche l’assunzione dei vincitori del piano 2016 (del tutto insufficiente) elaborato dal Commissario Tronca. Una situazione che però potrebbe smuoversi a breve per altre vie.
Sono diversi, infatti, gli studi legali specializzati che sulla base di recenti sentenze e di una consolidata giurisprudenza cominciano ad affilare le armi contro l’inerzia del Comune di Roma ed in ultimo del Sindaco Raggi. A breve partiranno diffide, ricorsi ed esposti alla Corte dei Conti nonché ai Tribunali del Lavoro per evidenti ritardi ingiustificati nonché per disparità di trattamento e danni arrecati a centinaia di vincitori che, non incorrendo in alcuna scadenza di graduatoria, rischiano di esporre il Comune di Roma ad un maxi contenzioso e ad un default dei conti pubblici con conseguenti danni erariali per i responsabili.
E’ questa la clamorosa piega che la vicenda potrebbe assumere nelle prossime settimane. Se così fosse e se Roma proseguisse, quindi, nel non ottemperare ad un preciso rispetto nella selezione del personale con l’assunzione dei circa mille vincitori in attesa, per la Raggi e la sua Giunta si profilerebbe un intervento ad hoc di tribunali civili ed amministrativi con relativi accertamenti di responsabilità per i danni arrecati alle casse dell’Ente.