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Roma: Capitale del turismo “mordi e fuggi” ed intanto cresce il degrado

Roma diventa la meta del turismo “mordi e fuggi” . Tra i rifiuti e i danneggiamenti cresce il degrado della Capitale.

Roma diventa la meta del turismo mordi e fuggi”. Gli stranieri, arrivano con le crociere o in pullman e si fermano al massimo tre notti, meno che a Londra. I residenti del Centro poi sono esasperati per la situazione degradante in cui versa la città.

Proprio l’altro giorno, sui social network, ha spopolato la foto di due turiste che hanno pensato bene di prendere il sole in zona Colosseo. Ogni notte c’è una segnalazione diversa: chi usa le fontane, patrimonio storico e artistico, come piscine e chi fa la pipì ad ogni angolo.

Tutto questo sta portando l’aumento dell’insofferenza dei residenti perché se è vero che il turismo porta tanta ricchezza ed è sicuramente motivo d’orgoglio, il rapporto dare e avere non risulta equo. I turisti che arrivano in massa, non spendono e questo fa crescere la Capitale che si ritrova ad investire risorse economiche per “pulire” e reggere l’urto in termini di traffico ed inquinamento.

Ci si chiede quale possa essere l’origine del degrado. Roma non si mostra come un gioiello da visitare ma come un susseguirsi di abusivismo, alcol e spazzatura. Il turista si adatta a tutto questo o è proprio questo tipo di turismo ad esserne la causa? In ogni caso la situazione sta sfuggendo di mano.

Il ministro per i beni e le attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, parla di una regolazione da effettuare quanto prima degli accessi alla Fontana di Trevi, ma la prevenzione è complicata. I danni ai monumenti da parte dei turisti, sono davvero numerosi, a partire dalle scritte fatte sui muri del Colosseo.

Per capire meglio la situazione, è necessario considerare gli 11.436.239 arrivi registrati negli hotel a Roma nel 2016 (13.902.725 contando anche quelli della provincia). Un incremento del solo 2% rispetto all’anno precedente che segnala una stagnazione turistica e poi il dato che più allarma è la media dei giorni di permanenza: 2,43 contando chi si ferma anche solo per lavoro e 2,6 limitandosi agli stranieri. Un turismo “mordi e fuggi”, non di alta qualità come ci si aspetterebbe. Hundredooms.com è un portale che si occupa di b&b e case vacanze che ha elaborato un confronto: a Londra si resta 4,5 notti e a Barcellona 3,4.

L’assessore al Turismo, Adriano Meloni dice:

«Il nostro problema non è aumentare il numero dei turisti, ma la qualità di chi sceglie Roma. Stiamo incontrando rappresentanti delle compagnie aeree e tour operator, è un processo per il quale serve tempo. Ad esempio, per gli asiatici che vengono in Europa, Roma spesso è solo una tappa breve in tour più lunghi. Questo è un tipo di turista che rispetta la città e spende, dobbiamo imparare a comunicare meglio ciò che offrono Roma e la sua provincia. Invece, passa un  messaggio riduttivo, si viene a Roma, si vedono i principali monumenti e si va via!».

Questo induce a mangiare un panino seduti su di un monumento e per di più, molti turisti “yo yo” arrivano con le navi da crociera e giungono a vedere piazza di Spagna con il bus e poi vanno via, lasciando smog e nessun beneficio.

Giuseppe Roscioli, presidente degli Albergatori romani, avverte:

«Sarebbe ingiusto prendersela con il turismo a basso costo. È vero però che con il fiorire, soprattutto in Centro, di case vacanze e b&b abusivi, vi è una parte dei visitatori che sfugge a qualsiasi controllo. Sono di fatto fantasmi».

Nathalie Naim, consigliere del I Municipio che ha sempre osteggiato tutto questo ed è stata proprio lei a diffondere la foto della tintarella al Colosseo, dichiara:

«È da tanti anni che sta aumentando questa degenerazione. In centro storico ormai è tutto permesso e se non siamo ancora, come a Barcellona, alle scritte contro i turisti, la rabbia dei residenti, è comunque molto alta».

(Anche se i residenti diminuiscono sempre di più anche per l’aumento considerevole di “affittacamere” e b&b legali e non).