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Roma: per Raggi un Natale sul filo del bando last minute

Fa Natale con chi vuoi, ma Capodanno resta con noi.
Oltre le difficoltà amministrative, e salvo ulteriori scossoni, la Giunta Raggi affronta le festività 2016, scaramanticamente, con qualcosa di vecchio e qualcosa di nuovo.
Ripropone ai concittadini la storica festa della Befana, anche se in formato di evento e non di mercato, e per Capodanno il concertone, ma anche una novità.

L’assessorato alla Cultura, infatti, propone a Roma una nuova tradizione: un 1 gennaio che faccia vivere la città a romani e turisti con un evento itinerante, dal centro alla periferia, nel segno della storia, dell’arte e della contemporaneità creativa della città. Non si è ancora chiuso – l’avviso scade domani, lunedì 19 dicembre – il bando di gara per la Festa della Befana di Piazza Navona. Con le Soprintendenze ferme nella richiesta di rivedere qualità e quantità dei banchi dei prodotti natalizi, e la volontà del Campidoglio di qualificarli verso la produzione tipica e nazionale, anche per quest’anno si è arrivati in ritardo e per questo il Comune ha avocato a sè la gestione confermato il format-evento dello scorso anno. La sindaca Virginia Raggi, nella sua newsletter informativa, ha spiegato che dal 23 dicembre al 6 maggio associazioni ed enti presenti su tutto il territorio che si occupano di istruzione, animazione culturale e cooperazione e solidarietà internazionale animeranno due spazi: “uno completamente dedicato alla presentazione di attività da parte di associazioni e scuole di musica, teatro o altre realtà artistico-culturali; il secondo dedicato in particolare all’animazione e il divertimento dei più piccoli”.
Il mercatino, assicurano, tornerà il prossimo anno.

Anche per il Concerto di Capodanno, si lavora sul consolidato. È scaduto il 15 dicembre l’avviso pubblico su due location: Circo Massimo e via dei Fori Imperiali, nel tratto tra piazza Venezia e largo Corrado Ricci. Ha risposto al bando di gara una sola proposta, la busta è stata aperta nei giorni più difficili della Giunta quindi i dettagli arriveranno alla spicciolata.
Il bando per la sponsorizzazione, per un evento del costo massimo di 900mila euro, prevedeva però la realizzazione nell’area del Circo Massimo di un concerto musicale, con artisti e interpreti di rilevanza nazionale e internazionale, mentre ai Fori Imperiali si vorrebbero più attività di spettacolo e performance.
Per garantire il buon andamento degli eventi, ed evitare il fuggi fuggi di vigili e dipendenti realizzatori lo scorso anno, mercoledì 21 si terrà un vertice in Campidoglio con le rappresentanze sindacali. Raggi, d’altronde, da consigliera comunale, aveva raccolto sul suo facebook il 12 gennaio 2015 la tesi dell’allora comandante dei vigili Clemente e quella di un agente che in due video avevano raccontato dei disagi e della mancanza di copertura economica degli straordinari che il corpo subiva da mesi.

“Noi condividiamo molte delle istanze portate avanti dagli agenti – assicurava la sindaca – ma non possiamo tollerare strumenti di protesta illecita come le presunte finte malattie”. E la riunione della prossima settimana servirà proprio a evitare, nelle intenzioni dell’amministrazione, le sorprese dello scorso anno.
Domani, salvo eventi clamorosi, l’assessorato alla Cultura presenterà, invece, il suo capodanno alternativo. Un primo gennaio che attraversa la città, e che dovrebbe abbracciarla dallo Stadio Olimpico al Gazometro, attraversando Ponte della Scienza, Ponte della Musica, Ponte Sant’Angelo, Ponte Sisto, Ponte Mazzini e Ponte Amedeo d’Aosta, coinvolgendo anche le periferie e le realtà creative che le animano.
E poi eventi diffusi in biblioteche, cinema, spazi culturali.
La presentazione schiera, infatti, tutti i responsabili delle principali istituzioni culturali della città, dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali al Teatro di Roma, all’Opera, dal Palaexpo a Santa Cecilia, dalla Fondazione Cinema per Roma a Musica per Roma, ma anche le Biblioteche di Roma, la Casa del Cinema, il MAXXI e Romaeuropa Arte e Cultura, a sottolineare la volontà di far vivere alla città un nuovo inizio nel segno della cultura.
Una tradizione da far assumere a turisti e romani, sperando che sopravviva alla ennesima crisi istituzionale della Capitale.

(askanews)