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Sant’Antimo: un arsenale di armi sul balcone a fianco al basilico

Fratello, sorella e nipote di un sorvegliato speciale, latitante da circa 4 mesi e affiliato ad un clan locale, scoperti in possesso di un vero e proprio arsenale. Arrestati dai carabinieri della tenenza di Sant’Antimo.

I protagonisti sono un 37enne, la sorella 40enne ed il nipote 18enne: sono imparentati con un 41enne di Sant’Antimo ritenuto affiliato al clan locale e latitante dal 2013 per sfuggire all’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere. I tre si sono resi protagonisti di reati come resistenza aggravata a pubblico ufficiale, detenzione illegale e ricettazione di armi da sparo e munizioni.  Dopo le formalità di rito, i due sono stati trasferiti a Poggireale, mentre la donna è stata ridotta ai domiciliari.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il 37enne è stato notato mentre percorreva a tutta velocità, in sella ad una Suzuki, via Primavera. Con lui c’era anche il nipote. All’alt dei militari, l’uomo ha pensato bene di non fermarsi innescando la solita scena di “guardie che rincorrono ladri” terminato poco dopo. Successivamente è scattata sia la perquisizione personale che domiciliare. Nel marsupio a tracolla del 18enne è stata trovata una pistola scenica privata del tappo rosso con una cartuccia calibro 9 inserita nel caricatore.

Il controllo a casa dell’uomo ha portato al rinvenimento di un borsone, posto sul balcone, al cui interno sono stati trovati due fucili a pompa calibro 12, una paletta segnaletica in dotazione ad un comando di forze dell’ordine del casertano risultato rubato nel 2016, 400 cartucce di vario tipo, materiale per il confezionamento di cartucce, 560 grammi di polvere da sparo ed un barattolo contenente pallini di piombo. Tutto il materiale è stato inviato al ris di Roma per accertarne l’utilizzo in fatti di sangue o intimidatori.