E’ scomparso oggi all’età di 84 anni il giurista Stefano Rodotà.
L’uomo in eterna battaglia per «il diritto di avere diritti».
Stefano Rodotà, giurista di fama notevole, è venuto a mancare pochi minuti fa all’età di 84 anni. Giurista, ma anche politico ed accademico. Impegnato protagonista della vita pubblica, ha sempre cercato di far valere un punto di vista laico nei grandi temi del nostro Paese. Il suo impegno accademico è sempre stato intrecciato con quello politico.
Stefano Rodotà nacque a Cosenza nel 1933. E’ stato membro dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ed ha partecipato alla scrittura della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Componente del gruppo europeo per l’etica delle scienze e delle nuove tecnologie e presidente della commissione scientifica dell’Agenzia europea dei diritti fondamentali.
I temi di una vita sono i diritti, quelli individuali e sociali, perché “è da quelli che si misura la qualità di una società”. Aveva un’idea fissa: il diritto di avere diritti. Per Rodotà, nessuno si deve mai sentire meno cittadino di altri.
Rodotà è stato proposto, ma non eletto, per l’elezione a Presidente della Repubblica Italiana del 2013.