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Il selfie PD e Casapound che scatena la bufera sui social network

Un selfie che sta facendo discutere non poco e che è ritornata in voga solo ora, dopo che è stata pubblicata 3 mesi fa. La foto scattata nella sede di Casapound ritrae il dirigente PD, Paolo Borghi con Gino Tornusciolo, eletto con Fratelli d’Italia ma simpatizzante dell’associazione neofascista.

Borghi si difende gridando al complotto contro di lui:

“Quella foto? Una trappola politica per gettare fango sulla mia figura tornata a circolare a pochi mesi dai congressi comunali e provinciali del partito. Sono stato il primo a postare quell’immagine sui social tre mesi fa e adesso guarda caso qualcuno all’interno del mio partito la sta facendo girare ancora ad arte. Come avevo già scritto nel post io e Gino siamo lontani anni luce politicamente ma lo conosco, è una brava persona, e non ci trovo nulla di male ad aver scattato quella foto”.

Borghi, già vice del sindaco Emilio Bonifazi, è descritto come un politico molto aperto ma anche uomo capace di sostenere battaglie all’interno del partito anche in controtendenza con l’opinione dominante.

“Il selfie che adesso si fa circolare per mettermi in difficoltà è stato scattato a maggio. Avevo incontrato Gino all’uscita della biblioteca comunale che è accanto alla sede di CasaPound. Io parlo con tutte le brave persone, di qualsiasi tendenza politica. Da consigliere comunale Gino mi ha chiesto di fare una foto insieme nella sede e abbiamo fatto la foto. Che ho subito reso pubblica sottolineando la mia completa divergenza politica con Tornusciolo, ma anche la mia politica del dialogo. Eppure, adesso, in vista dei congressi del Pd, c’è chi la fa circolare per mettermi fuori gioco. Non ho parole. Continua a fare il mio dovere e spero che i responsabili di questo gesto meschino siano smascherati”.