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SEMBRA FACILE IN TRIBUNA DIVANO – Milik, Insigne e Reina, mi sembra di stare alla scuola calcio

Para alla grande e coi piedi sembra Totti. Poi, un tiro da 200 km orari e Reina si fa impallinare. Voti bassi in pagella. Insigne gioca bene, un assist al bacio per Callejon che insacca,  nelle pagelle va ben oltre il 6,5. Nonostante abbia sparato in curva un pallone che anche il l’omino che vende le bibite sugli spalti avrebbe tramutato in gol. Mi sembra di stare alla scuola calcio dove sono spettatore silenzioso da ormai sette anni. Papà allegramente fumatori e con panze che il Pipita è una silhouette, in confronto, si lanciano in critiche  lapidarie su poveri ragazzini che si fanno un cuore così sul campo a undici. Napoli Bologna 3 a 1 e in tribuna divano tutti felici. Ma che giudizi ingiusti. Chiunque abbia giocato a pallone, a qualsiasi livello, pure nel cortile del parco, sa che in partita è tutto diverso. Ricordo Pietro Paolo Virdis, che a 30 centimetri dalla linea di porta riusci a non segnare. La buonanima dell’avvocato Agnelli ebbe a dire: “Quel gol lo avrei segnato anche io”. Virdis fu ceduto e visse una seconda giovinezza al Milan e in nazionale. Più che un commento, questo post contiene una domanda: perché il gol sbagliato di Insigne conta meno della non parata di Reina? Ragazzi, quel pallone era un missile! O popolo degli “anta”, provate a tornare su un campo di calcetto, vedrete quanto è facile ciccare il pallone. Per me, a Insigne e Reina va dato lo stesso voto, quale che sia. Infine, ai presunti esperti di calcio che dicono: “Peccato che Milik coi piedi non sia fortissimo”, faccio osservare una cosa facile facile: ma secondo voi, uno che a 22 anni è centravanti dell’Ajax e della nazionale polacca, come fa a essere “scarso coi piedi”. State dando i numeri? Altro che tessera del tifoso. Per entrare allo stadio, io renderei obbligatorio un certificato: se hai giocato almeno tre partite a calcetto in un anno, puoi entrare. Se no, fuori e, soprattutto, silenzio. Sempre Forza Napoli.

Giuseppe Pedersoli