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Serrachiani: “Di Maio è uno spudorato. Fa solo sceneggiate”

Uno stop alle sceneggiate di fronte alle sciagure ed alle vittime. La dolce richiesta è di Debora Serachiani. Il bersaglio l’ormai solito vicepremier Luigi Di Maio.

L’attacco proviene dall’ex presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serrachiani. Il tema è la decisione del governo di chiudere Italia Sicura. Una struttura, ideata da Matteo Renzi, fu aperta a Palazzo Chigi e che coordinava tutti i ministeri coinvolti sulla messa in sicurezza del territorio. Lo stesso Di Maio, dopo l’ondata di maltempo in Calabria ha detto che “dobbiamo fare tanti investimenti che si dovevano fare 10 anni fa in Italia”. La deputata del Pd ha definito queste parole delle vere e proprie sceneggiate:

“Di Maio spudorato la smetta di fare sceneggiate addirittura di fronte alle sciagure e alle vittime. Se vuole fare investimenti sulla prevenzione del dissesto idrogeologico non deve inventarsi niente, basta che rimetta in funzione Italiasicura, smantellata proprio da questo Governo”. 

Le invenzioni non servono insomma. Basta il ripristino di una struttura che svolgeva un ruolo di integrazione di competenze e di coordinamento. A spiegarlo è stato Erasmo D’Angelis, coordinatore di Italia Sicura.

“Italia sicura svolgeva un lavoro di integrazione di competenze e di coordinamento dei ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture, dell’Agricoltura, dei Beni culturali, dell’Economia, e poi anche delle Regioni e di altri 3.600 enti sparsi sul territorio sul tema delle opere di contrasto al dissesto idrogeologico”

Ora la struttura, alle dirette dipendenze di Palazzo Chigi,è stata chiusa da un decreto approvato nell’ultimo Consiglio dei ministri. Trasferiti al ministero dell’Ambiente “i compiti in materia di contrasto al dissesto idrogeologico, di difesa e messa in sicurezza del suolo e di sviluppo delle infrastrutture idriche”. Dovrebbero invece tornare al ministero dell’Istruzione le competenze sull’edilizia scolastica, che il governo Renzi aveva trasferito a una divisione di Italia Sicura. Dei 27 miliardi, nel piano finanziario 2015-23 di Italia sicura ce ne erano quasi 10 già stanziati, mentre il resto è da trovare. Sul fronte delle scuole, invece, sono stati costruiti 300 nuovi edifici scolastici e allentati i vincoli di bilancio degli enti locali per circa 1,2 miliardi di euro, che hanno finanziato un migliaio di interventi.