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Spari contro l’auto del fedelissimo di Renzi

«Paura? Macché. Non ho mai paura di nulla. Uno che sta con Renzi non può avere paura di nulla nella vita».

Così risponde Andrea Bacci, il fedelissimo di Matteo Renzi, in un’intervista a Repubblica, quando gli chiedono se ha paura. Una domanda legittima dopo ciò che gli è accaduto nella mattinata di ieri. A raccontarne i dettagli è il Corriere della Sera,nell’edizione odierna:

Aveva parcheggiato l’auto come sempre e poi aveva partecipato ad alcune riunioni di lavoro. Nessuno ha sentito gli spari e il rumore dei vetri in frantumi, né si è accorto che uno dei proiettili, probabilmente rimbalzando, ha colpito gli infissi di una finestra dell’azienda, scheggiandoli. Solo più tardi, quando Bacci si è avvicinato alla sua auto, si è accorto dei danni. In un primo momento ha pensato a un tentativo di furto o all’opera di un vandalo. Poi, dopo l’arrivo dei carabinieri, la certezza degli spari e il ritrovamento di due proiettili.
Un episodio che gli investigatori hanno definito inquietante. La Procura di Firenze, guidata da Giuseppe Creazzo, ha aperto un fascicolo e si sta indagando su ogni possibile pista. Una decina di giorni fa Bacci era stato indagato con altri sei in un’inchiesta della Guardia di finanza su presunte fatture false, ricorso abusivo al credito e bancarotta fraudolenta. Nel mirino della fiamme gialle Bacci era finito come proprietario della Coam Costruzioni, azienda di Rignano sull’Arno che aveva lavorato all’ampliamento dell’outlet Gucci. Si era parlato anche di un’evasione fiscale milionaria.

Andrea Bacci è amico della famiglia Renzi, già socio di papà Tiziano nella Party srl e autore della ristrutturazione della villa di famiglia di Pontassieve, candidato ad assumere la carica di amministratore delegato di Telecom Sparkle. Fu nominato nel consiglio di amministrazione della Mukki, azienda del latte di Firenze, quando Renzi era presidente della Provincia; poi Bacci si ritrovò nella Florence Multimedia e presidente della SILFI, l’azienda che gestisce l’illuminazione pubblica della città.

Scrive Repubblica che Bacci è finito nel fascicolo aperto dalla procura diretta da Giuseppe Creazzo in qualità di ad della Coam di Rignano, società di costruzioni in procedura fallimentare. Bacci è anche partner di Nikila Invest che in passato possedeva il 40% della Party srl, società che, come scritto poc’anzi, faceva capo a Tiziano Renzi, padre dell’ex premier.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Secondo prime informazioni, i presenti non si sarebbero subito resi conto degli spari e hanno dato l’allarme un po’ dopo. I due colpi hanno raggiunto i vetri dell’auto, una Mercedes, mandandoli in frantumi. Uno dei proiettili è rimbalzato e ha scheggiato il vetro di una finestra della ditta, la Ab Florence (azienda specializzata in prodotti di pelletteria) che si trova nella zona industriale dell’hinterland fiorentino. Quando è accaduto il fatto, Bacci non si trovava in azienda e al momento non sa chi possa essere stato.