Droni e quattro centri interforze per la lotta ai roghi tossici e la difesa dell’ambiete. Ecco il piano di De Luca per la Terra dei Fuochi.
Droni per controllare e contrastare il fenomeno dei roghi tossici, che affligge quella che ormai è nota come la Terra dei Fuochi. È questo il piano del presidente della Regione Vincenzo De Luca.
Lo aveva già annunciato un paio di settimane fa in occasione della visita al presidio della Protezione Civile di San Marco Evangelista.
«Stiamo lavorando per acquistare con un investimento di sei milioni e mezzo i droni per il controllo della Terra dei Fuochi».
Lo ha confermato stamattina intervenendo convegno sui tumori a Giugliano, organizzato dalla Asl Napoli 2 nord. Per l’estate “partiremo con la messa in funzione dei droni”. “E’ di stamattina la comunicazione sul capitolato d’appalto per acquistare droni per 2 milioni di euro. È una cosa che abbiamo impostato sei-sette mesi fa” ha poi aggiunto il governatore.
L’iter ha subito qualche ritardo proprio per la definizione del capitolato d’appalto con le Forze Armate, che dovranno gestire i droni. Come chiarito da De Luca nelle scorse settimane.
Nel progetto del presidente De Luca per fermare la piaga dei roghi tossici, anche la costituzione di centri interforze per la lotta ai roghi e la difesa dell’ambiente. I centri, in totale 4, avranno sede a Maddaloni, Marcianise, Giugliano e Somma Vesuviana. Nei centri interforze “concentreremo nuclei di varie forze dell’ordine che avranno appunto il compito di controllare il territorio.” Ha precisato il presidente.
In merito alla questione ecoballe e la loro rimozione, De Luca ha rassicurato, “c’è stato un piccolo ritardo ma il programma va avanti”. Èd è infatti prevista la consegna dei lotti della seconda gara.
De Luca sembra avere le idee chiare sul da farsi. Il piano prevede “un lavoro di controllo sul territorio e un controllo sanitario di altissimo livello”. Come dichiarato da lui stesso. Non resta che attendere di vederne i risultati.