Oltre il danno, anche la beffa. Una beffa amara e costosa. E sì perché non basta aver perso una figlia, adesso la madre di Tiziana Cantone dovrà pagare anche le spese legali. Il tribunale di Aversa ha dato torto alla ragazza e l’avvocato Francesco Pianese, della società App Ideas srl, che edita il sito «www.chiccheinformatiche.com», citata dalla 31enne assieme ad altri siti, ha chiesto il pagamento delle spese legali.
“Ho chiesto il pagamento delle spese legali alla madre di Tiziana Cantone – spiega l’avvocato Pianese – perché ho lavorato e credo sia giusto che quella somme mi vengano liquidate. In ogni caso ribadisco che provo dolore per la fine di Tiziana, che ritengo sia una vittima della nostra epoca”.
Andrea Orefice, il civilista che assiste la mamma di Tiziana, non ci sta: “Non credevo che l’avvocato Pianese potesse fare una cosa del genere. Altre società cui Tiziana avrebbe dovuto pagare le spese legali, come Google e You Tube, hanno rinunciato”.
Ma la Regione Campania è intervenuta proprio in queste ore per evitare questa amara beffa. “Ho parlato con l’assessore Chiara Marciani e ho avuto la sua piena disponibilità a contattare l’avvocato che ha chiesto alla mamma di Tiziana Cantone di pagare le spese processuali per la causa intentata e persa dalla figlia contro uno dei siti che avevano pubblicato il suo video per verificare la possibilità che rinunci al suo onorario così come hanno fatto i suoi colleghi che sostenevano le cause di altri siti”.
Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, aggiungendo che “qualora l’avvocato non volesse rinunciare a quanto gli è comunque dovuto, la Regione, con il fondo messo a disposizione delle vittime di violenze di genere, è pronta a sostenere quelle spese per non aggiungere altro dolore alla famiglia di Tiziana”.