Travaglio diventa garantista e bacchetta i 5Stelle

Cosi anche Marco Travaglio, alla fine, fa una tiratina d’orecchie al Movimento. Lo fa a modo suo e con non poche contraddizioni, ma lo fa. Nell’editoriale dal titolo, “A Futura Memoria”, apparso  questa mattina sulle colonne del Fatto Quotidiano. Il direttore ci piega perentorio che “I 5Stelle sbagliano” in riferimento alla vicenda che ha visto coinvolto il sindaco 5S di Livorno Nogarin. E sì, questa volta il Movimento sbaglierebbe, “Non perché non fa dimettere Nogarin, ma perché non chiarisce una volta per tutte il proprio Codice etico”. Insomma, “spetta ai partiti agire prima – spiega Travaglio – con regole precise, nero su bianco. Stabilendo quando l’amministratore deve lasciare – e – nominando dei garanti per esaminare i singoli casi”. Fin qui ci siamo, Travaglio da lezioni di garantismo e questo è un bene, niente più tagli netti, l’avviso di garanzia non deve produrre le dimissioni dell’amministratore indagato o almeno non obbligatoriamente. Il punto è che Il garantismo non lo si può esercitare a piacimento, rappresenta un elemento fondamentale della cultura democratica e andrebbe esercitato sempre.