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UE: piano strategico di 450 milioni per sicurezza informatica

Bruxelles, 5 lug. – Virus, attacchi e vulnerabilità dei sistemi operativi nel mirino della Commissione europea, che investirà 450 milioni di euro per lo sviluppo delle tecnologie e delle infrastrutture utili a garantire la protezione multimediale e cibernetica. E’ quanto previsto dalla comunicazione sulla cybersecurity approvata oggi dal collegio dei commissari. Obiettivo della comunicazione è proteggere il mercato unico, dove l’80% delle imprese ha vissuto almeno un problema di sicurezza informatica nell’ultimo anno. Se a questo si aggiunge che nel 2015 il numero di attacchi ai software è cresciuto del 38% a livello mondiale, si capisce come “l’Europa necessiti di prodotti e servizi di cybersecurity di alta qualità, affidabili e compatibili”, ha sottolineato Gunther Oettinger, commissario europeo per l’Economia digitale. La comunicazione intende concentrare 450 milioni di euro su tre aree principali di intervento: migliore cooperazione a livello europeo, favorire e sostenere la nascita dell’emergente mercato per la sicurezza cibernetica, siglare una accordo di partenariato pubblico-privato per favorire una maggiore innovazione nel settore. Quanto al primo punto la Commissione incoraggia gli Stati membri a “sfruttare al meglio” i meccanismi di cooperazione nell’ambito della prossima direttiva per la Sicurezza delle rete e “migliorare” il modello di lavoro congiunto per prepararsi a un incidente informatico su larga scala. “Nella prima metà del 2017” la Commissione presenterà un progetto per un approccio coordinato per la cooperazione in caso di crisi o di incidente informatico su larga scala. Questo include più lavoro su esercizi di istruzione, formazione e sicurezza informatica. Anche perché, ricorda l’esecutivo comunitario, entro il 2019 la domanda globale di forza lavoro nel settore della cybersecurity aumenterà a sei milioni di persone, con una carenza di 1-1,5 milioni di addetti. L’Europa allora “avrà bisogno di gente qualificata” per rispondere alla sfida. Quanto al sostegno del nuovo mercato emergente, la Commissione “esaminerà la possibilità di creare un quadro di riferimento per la certificazione dei prodotti e servizi informativi rilevanti (Ict), integrato da un sistema di etichettatura volontaria” per la sicurezza dei prodotti Ict. La Commissione studierà anche le misure possibili per accrescere gli investimenti nel settore e sostenere le pmi attive nella filiera. Quanto al terzo punto, l’esecutivo comunitario intende istituire un partenariato con l’industria per coltivare le capacità industriali di sicurezza informatica e innovazione nell’Ue. Nel primo trimestre 2017 si apriranno i primi inviti e bandi per la presentazioni di progetti in questo settore finanziati nel programma del programma europeoa per la ricerca Horizon 2020. (AGI)