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Italicum bis, no di Renzi. Scontro con Bersani.

Prove tecniche di Legge Elettorale. Introdotto in commissione alla Camera l’Italicum bis, con le relative modifiche riguardanti i capilista bloccati e la soglia di sbarramento.

I nuovo sistema elettorale è un sistema sostanzialmente proporzionale, che dovrebbe portare per la Camera la moltiplicazione del numero dei candidati scelti dai segretari (che passano da 100 a 150) e un’omogeinizzazione della soglia di accesso al 3% anche per il Senato.

L’Italicum bis trova il gradimento di M5S e appoggia da Berlusconi e i partiti minori, più scettica invece la posizione del PD, che martedì potrebbe votare contro la sua adozione alla Camera.

Giornata di ieri piuttosto tesa soprattutto per l’ala di centrodestra con Berlusconi che ha riunito i lo stato maggiore a Palazzo Grazioli.

Netta la posizione del Cavaliere sulla questione legge maggioritaria:

“Occorre una legge elettorale che consenta un’effettiva corrispondenza tra il voto espresso dagli italiani e la rappresentanza in Parlamento”.

Renzi non ci sta e detta la linea dei dem, che puntano ad un modello tedesco, metà maggioritario e metà proporzionale:

“Accusano noi di inciucio ma sono gli altri che vogliono il proporzionale. Come sapete sono un grande sostenitore del ballottaggio…che evita gli accordi di palazzo”.

Il clima tra i Partiti è comunque ancora in fase distruttiva, con accuse da una parte all’altra della barricata.

Mentre il capogruppo della Lega accusa FI e Pd, ( “Il 29 non sarà possibile andare in aula”), interviene Bersani sulla questione Italicum/PD attaccando Renzi senza mezzi termini:

” Spero che il Pd smetta di presentare una proposta di legge elettorale al giorno come uova di giornata. Francamente ormai siamo alla dodicesima e siamo stufi di essere presi in giro”.

Insomma, il nodo legge elettorale è ancora lontano dall’essere districato. Si dovrà necessariamente aspettare tempi migliori.

Ammesso che ce ne siano realmente.