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A spasso con Uolter. Mazzarri su Watford, Napoli e altro….

Arricchimento del proprio curriculum e vecchi ricordi sulla sua intensissima esperienza sotto il Vesuvio. Queste in sintesi le ultime dichiarazioni concesse nel primissimo pomeriggio ad una radio napoletana da parte di Uolter, al secolo Walter Mazzarri.

Prima parte dell’intervista in cui il tecnico di San Vincenzo si è soffermato sulla differenza tra Premier e Serie A, parlando sia della maggiore competitività tra le prime 6 della classe in Inghilterra sia dell’avventura Watford come una nuova sfida per arricchire il proprio bagaglio sia tecnico che umano, tenendo presente la solita parolina magica: “progettualità”.

Intervista che  poi si concentra sul tema Napoli.  Attualità con domande su Insigne e sull’infortunio di Milik. Il primo con una crescita importante negli ultimi anni, ma che ancora deve fare il passo decisivo: non abbassare mai la guardia e affrontare tutte le partite al 100%. Per quanto riguarda l’infortunio dell’attaccante polacco, secondo Mazzarri, il Napoli ha le risorse necessarie per sopperire a tale assenza nei prossimi mesi. Elogiando comunque l’ottimo inserimento dell’ex attaccante dell’Ajax. D’accordo, invece, col giudizio espresso proprio oggi da Spalletti, secondo il quale la squadra di Sarri esprime il miglior calcio del campionato. Sottolineando come la squadra partenopea giochi prima di tutto bene a calcio.

Ultima parte dell’intervista dove Mazzarri ha ricordato i suoi trascorsi a Napoli. In particolare la prima parte della sua gestione. I 15 risultati utili consecutivi con la perla incastonata nel vecchio comunale di Torino: 2-3 con Hamsik che vola verso i tifosi azzurri. Si passa poi al paragone con l’attuale squadra e la sua squadra: il tecnico toscano ha scansato elegantemente confronti sostanzialmente inutili tenuto conto sia della rosa a disposizione sia delle forze in campo qualche anno fa. Mettendo anche l’apostrofo su come la società di ADL abbia mantenuto una politica intelligente con potenzialità per vincere in futuro.

Chiusura con il “mai dire mai” che lascia una porta aperta per un suo ritorno a Napoli in un qualche non meglio identificato futuro e sulla mentalità che sta cercando di costruire a Watford. Dove, comunque, un risultato di rilievo è già stato ottenuto: vittoria sull’odiato Manchester United dopo trent’anni.