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I 5 stelle contro i vaccini obbligatori: perché hanno torto

Filippo Nogarin ha cominciato qualche giorno fa la battaglia del Movimento 5 Stelle contro il requisito di vaccinazione obbligatoria per poter iscrivere i bambini all’asilo nido o alla scuola materna. Ecco il post:

Dopo questo post molti giornali l’hanno apostrofato come “il sindaco antivaccini”. Per questo Nogarin ha poi pubblicato un video per “spiegarsi meglio”:

La questione per Nogarin è, quindi, l’obbligo vaccinale per accedere alla scuole, e, in particolare, l’obbligo “esteso” anche alle vaccinazioni “raccomandate” dal Ministero della Sanità (i “13 vaccini in un anno” di cui sopra) non l’utilità della vaccinazione stessa nella quale, invece, Nogarin dice di credere. Inoltre punta il dito verso “l’informazione scadente” data dal Ministero della Sanità in materia, che sarebbe il motivo principale per cui molte persone si lasciano convincere dai “complottisti” antivaccinisti.

Nella giornata di oggi è arrivato, inoltre, un comunicato del M5s sullo stesso argomento che abbraccia totalmente il pensiero di Nogarin:

“Sui vaccini è in atto un gioco delle parti che non ci piace affatto. Quando le parole e le politiche non vengono pesate attentamente viene il sospetto che si stia facendo leva sulle paure dei cittadini. Fatta salva la premessa – necessaria al fine di evitare sterili polemiche – che il M5S non ha una posizione antivaccinista, riteniamo che un tema così delicato debba essere affrontato in modo civile e con estremo equilibrio e non, come in alcuni casi vediamo, come una crociata”. Così i deputati M5S in Commissione Affari Sociali. “Il ministro della Lorenzin – proseguono – sta cominciando a diffondere il messaggio circa la prossima obbligatorietà dei vaccini, tralasciando il ‘dettaglio’ che questa, come qualunque altra obbligatorietà, sarebbe contraria all’articolo 32 della Costituzione sulla libertà alla salute. […]”Negare un servizio come il nido e un diritto come l’accesso alla scuola materna in un paese dove non ci sono epidemie e nel quale la copertura vaccinale è alta – sostiene M5s – mentre al contempo i servizi informativi e ambulatoriali sono carenti, delinea un quadro dove qualcosa non torna. Intanto si cominci dalle basi: si diffondano i quattro vaccini obbligatori, si migliorino i servizi e, già che ci siamo, non si negano i danni da vaccino – 673 casi accertati dal ministero della Salute – , per i quali centinaia di persone in Italia attendono giustizia”

A Nogarin, e di conseguenza alla nota del Movimento 5 Stelle,  ha risposto, sempre via Facebook, il famoso medico, ordinario di Microbiologia e Virologia alla facoltà di Medicina dell’università San Raffaele di Milano, Roberto Burioni:

Burioni risponde punto per punto, ma dove “smonta” in modo netto il pensiero di Nogarin e del M5s è proprio sulla “libertà di scelta individuale”:

“Perché, come ho detto molte volte, chi non vaccina i figli non mette in pericolo solo i suoi figli, ma anche i figli degli altri e tutta la società. In Romania in una recente epidemia di morbillo sono morti tre bambini che ancora non si erano potuti vaccinare; in Lombardia è morto (sempre di morbillo) un bimbo di 18 mesi che, affetto da leucemia, non si era potuto vaccinare. In entrambi i casi il virus ha potuto colpirli a causa di alcuni genitori che hanno esercitato la libertà di non vaccinare i propri figli, perché se tutti avessero vaccinato i figli il virus non sarebbe potuto circolare e non avrebbe ucciso nessuno.
E’ giusto anteporre la libertà del singolo alla vita di altre persone?
Io vedo lo Stato (ma è un’opinione, e può essere naturalmente discussa) come un’entità che protegge i più deboli e i più sfortunati.
Pochi cittadini mi sembrano più deboli di un neonato troppo piccolo per essere vaccinato e di un bambino che sta lottando contro un terribile male.”

Tra libertà individuale e salute della comunità e, soprattutto, dei più deboli non si può che schierarsi con la seconda.