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Raggi, si sospetta il complotto: spunta una terza polizza e una cassetta di sicurezza

E’ giallo sulla cassetta di sicurezza di Salvatore Romeo. Spunta una terza polizza di Romeo in favore della Raggi: c’è il sospetto di una «mossa contro Virginia».

Il giallo di una cassetta di sicurezza di Salvatore Romeo, svuotata contemporaneamente all’arresto di Raffaele Marra. I sospetti su una terza polizza creata da Romeo in favore della Raggi, dopo la convocazione della sindaca alla Procura di Roma.

Sono diverse le indagini che si stanno svolgendo. I pm stanno ancora tentando di capire cosa sia accaduto all’interno della giunta. Sembra chiaro che dopo l’arresto di Marra molte cose siano cambiate e ciascuno pensi per sè, voltando anche le spalle alla Raggi.

L’arresto di Marra, del 16 dicembre, è stato certamente un duro colpo per la sindaca e per tutto il MoVimento 5 stelle. Sopratutto dopo le grandi parole e la fiducia che la Raggi ha dichiarato nei confronti di Marra.

Sembra strano perciò che, proprio dopo l’arresto, la “famosa” cassetta di sicurezza di Romeo venga svuotata. Questi, però, sostiene di non sapere nulla e dichiara alla procura che la cassetta era condivisa con un’amica, l’unica ad averne le chiavi.

Le polizze. Il 25 gennaio, Virginia Raggi è costretta a rivelare di essere indagata di abuso d’ufficio. Ci si riferisce alla nomina di Renato Marra (fratello di Raffaele) a numero uno del Turismo. Nel contempo, i pm sono già a conoscenza di diverse polizze che Romeo ha intestato al Movimento, che indicano inoltre come beneficiaria la Raggi.

La sindaca, accompagnata dal suo avvocato, si presenta a rispondere alle domande dei pm. In otto ore di interrogatorio la Raggi giura di non sapere nulla. Sarà poi anche Romeo a confermare tale tesi. Difatti, Questi sostiene di aver agito tenendo all’oscuro la sindaca. Fino ad allora le polizze erano soltanto due. Solo dopo uscirà fuori l’esistenza anche di una terza polizza, la cui beneficiaria risulta nuovamente la sindaca Raggi.

Ecco perchè la procura sta indagando. Il gesto di cui sopra pare inspiegabile. C’è il sospetto, infatti, che sia stato un modo per mettere in difficoltà la Raggi, già indagata.
Una manovra per incastrare la sindaca? E’ quello che si sta cercando di scoprire.