Segnala a Zazoom - Blog Directory

Procuratore Nazionale Antimafia chiama in causa Salvini

Il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho chiama in causa il Ministro dell’interno Matteo Salvini.

Dopo la sparatoria a Napoli infatti, il Procuratore ha rilasciato una intervista a Repubblica, chiedendo che Salvini, oltre a più poliziotti, vada a Napoli una volta al mese:

“Queste sono scene da Medioevo. Chi vive a Napoli non può accettare il rischio di essere colpito così, o peggio, di veder cadere a questo modo una figlia, un figlio, i più indifesi esposti alle pallottole di una camorra senza freni, disposta a sparare in pieno centro. Quelli di Napoli sono cittadini italiani a cui dobbiamo una risposta più forte. Che meritano un intervento dello Stato centrale: un investimento più radicale e costante sulla sicurezza nella capitale del Sud”,

Per Cafiero de Raho la risposta alla criminalità deve arrivare dal Governo:

“La risposta deve arrivare dagli organi centrali a Napoli vi è una scuola di investigatori e magistrati di assoluta qualità, vertici di grande competenza guidano polizia, carabinieri, Finanza, ma se nonostante tutti gli sforzi, il crimine assume a Napoli forme così violente o con un agguato in cui finisce ferita una bimba, o con il fenomeno delle scorrerie armate che chiamano ‘stese’  significa che i mezzi non sono sufficienti. Allora il governo assuma e istituzionalizzi questo fronte”.

Poi descrive le difficoltà della città partenopea e avanza una proposta:

“A Napoli ci sono poco meno di 90 gruppi criminali: molti, instabili. Sarebbe opportuno ogni mese un tavolo nazionale con il comitato per la sicurezza, composto da: Ministro dell’Interno, capo della polizia, comandante generale dell’Arma e della Finanza, i livelli giudiziari.cDispiegando tutta la ‘strumentazione’ che la nostra legislazione antimafia, la migliore al mondo, ci offre”.

Secondo il Procuratore non bisogna mai abbassare la guardia ma:

“Andare nei quartieri, ogni giorno, per giorni. Controlli in strada e mega perquisizioni degli isolati, casa per casa, piazza per piazza. Scardinare nella sua arroganza la presenza criminale. Mentre, intanto, continua il lavoro d’intelligence”.