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Bankitalia – Oggi lo schiaffo a Matteo Renzi

Potrebbe essere il primo passo verso qualcosa di ben più grave nei confronti di Renzi. Oggi infatti Gentiloni dovrà scegliere se seguire le indicazioni del Segretario PD o dargli uno schiaffo, smarcandosi in maniera definitiva e ponendo le basi per un percorso politico differente.

La nomina del governatore della Banca d’Italia, infatti potrebbe essere determinante per gli esiti futuri della leadership di Renzi, una leadership fortemente minata qualora venisse riconfermato Ignazio Visco.  La lettera di Palazzo Chigi con il nome del designato, secondo fonti di governo, sarà inviata oggi al Consiglio superiore di Bankitalia, e venerdì il consiglio dei ministri delibererà il nome da inviare al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cui spetta il decreto di nomina.

Dopo giorni di polemiche politiche, innescate dalla mozione parlamentare del Pd che chiedeva di aprire una “fase nuova”, il secondo mandato per Visco è ormai dato come l’ipotesi più probabile, anche dalle parti del Nazareno. Considerando anche l’attenzione del Quirinale, che ha più volte sottolineato la necessità di “autonomia e indipendenza” di Palazzo Koch, pur prescindendo dal nome del nuovo governatore.

Renzi dopo aver espresso la sua contrarietà a Visco ha scelto di non riaprire il caso, tanto che dal treno Dem in viaggio tra Calabria, Basilicata e Campania non è tornato sull’argomento e anzi ha ostentato un distacco dal “chiacchiericcio” di Roma, sostenendo:

“Nel mio viaggio in treno incontro persone che non chiedono di legge elettorale o Bankitalia, ma di pensioni, degli 80 euro, del lavoro”.

Una risposta tesa  a buttare la palla lontano. La verità è che Renzi non ci sta a perdere questa battaglia perchè sa che potrebbe avere conseguenze determinanti, per questo potrebbe continuare ad attaccare Visco durante la campagna elettorale e lavorare sulla commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, che potrebbe indebolire il governo proprio nel periodo di avvicinamento alle elezioni.