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Basket Nba, lo stato delle cose: the Denver Nuggets

Per i Denver Nuggets, il margine di rischio nel dare ad un trentaduenne (33 adesso) come Paul Millsap, noto per la perizia in campo ma anche per la fragilità delle articolazioni, un triennale da 90 milioni di dollari, è sempre stato elevato. Difatti.

Il Joker Jokic a suon di triple doppie, Gary Harris col consueto monumento all’efficienza perimetrale, il secondo anno Jamal Murray in crescita esponenziale ed in più i punti del sempre elettrico Will Barton. Eppure, complice la prolungata assenza di Millsap dopo l’operazione al polso di inizio stagione e sopratutto una difesa decisamente acquosa, i Nuggets corrono il rischio di guardarsi i playoffs scomodamente appollaiati sul divano di casa.

Lo stato delle cose: 40-33 di record, attualmente noni nella western conference ad una partita di distanza (per la precisione, una vittoria in meno nella colonna delle W ed una sconfitta in più nella colonna delle L) dagli Utah Jazz, i loro più diretti concorrenti per la corsa all’ottavo ed ultimo posto utile a garantirsi la partecipazione all’imminente postseason. I Denver Nuggets sono quindicesimi nella classifica del pace Nba, posizione mediana che potrebbe forse sorprendere ma che in realtà ha una spiegazione tecnica facile: tanto del gioco di Denver passa dalle mani del centro passatore serbo il quale è di fatto il playmaker principale della squadra, un centro/playmaker cui però non si può certo chiedere di correre da un alto all’altro del campo come uno Westbrook; inoltre, la cattiva difesa dei Nuggets limita in parte, ai ragazzi di coach Malone, la possibilità di agire in transizione dovendo spesso Denver raccogliere il pallone dopo averlo visto scendere dall’interno della propria retina.

Dunque squadra ben più efficace in attacco che in difesa: sesto miglior offensive rating Nba con la seconda migliore effective field goal percentage della lega (statistica che tiene in conto il maggior valore di un canestro da 3 punti rispetto ad uno da 2) e seconda migliore offensive rebound percentage che vuol dire, in concreto, un bel po’ di secondi possessi aggiuntivi; la metà campo difensiva però non regala ai Nuggets le medesime soddisfazioni anzi, ventiduesimo defensive rating Nba con la ventinovesima (cioè la penultima) opponent effective field goal percentage, in pratica gli avversari di Denver trovano poco/nulla resistenza sulla via che li porta al canestro dei Nuggets.

 

Denver Nuggets picture (1): 17.7 punti a partita, 3 assist e 1.8 palle recuperate tirando il 48,5% dal campo e il 40% da 3 punti su ben 6 tentativi di media. Secondo miglior offensive box plus/minus del roster a + 2.5 //Un difetto? Va in lunetta troppo poco: appena 2.4 liberi tentati a partita.   

 

Denver Nuggets picture (2): Jamal Murray: 16.6 punti a partita, 3.7 rimbalzi e 3.2 assist tirando il 45,4% dal campo e il 38,7% da 3 punti su 5.3 tentativi di media. In grande crescita rispetto al suo anno da rookie.

 

Denver Nuggets picture (3): 15 punti di media in 32 minuti di utilizzo conditi da 5 rimbalzi e 4 assist a partita tirando il 45% dal campo ed il 36,8% da 3 punti su 5 tentativi di media da dietro l’arco. 72 partite stagionali di cui 31 partendo nel quintetto titolare. In queste 31 partite da guardia-ala piccola titolare: 17 punti, 5.5 rimbalzi, 4.5 assist, 1.4 palle recuperate ed una stoppata di media tirando il 47,6% dal campo ed il 41,2% da 3 punti. A fine anno sarà free-agent dopo aver guadagnato quest’anno attorno ai 3 milioni e mezzo di dollari. Facile previsione: in arrivo un contratto pluriennale con  stipendio triplicato rispetto a quest’anno e forse un posto da titolare in pianta stabile. Difficile, ancorché non impossibile, che i Nuggets, dato il loro attuale payroll e con il Joker serbo in attesa del suo max contract, possano trattenerlo in Colorado.

 

Denver Nuggets picture (4): triennale da 90 milioni di dollari ma il terzo ed ultimo anno è in realtà una team option, ragion per cui starà alla dirigenza di Denver decidere se garantire o meno il ricchissimo contratto di Millsap per la stagione 2019/2020.  

 

Denver Nuggets picture (5): 17.7 punti, 10.5 rimbalzi e 6 assist a partita tirando il 50% dal campo e sfiorando il 40% da dietro l’arco dei 3 punti su 3.6 tentativi di media dalla lunga distanza. (le cifre riportate nella foto si riferiscono a partite della stagione scorsa, non quella attuale)