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Netanyahu caccia via da Israele 38mila migranti. Pena: l’arresto

Nessuna flessibilità per la decisione presa dal governo. Il premier Benjamin Netanyahu pare intenzionato a scacciare via, con la forza, i migranti illegali.

Ufficialmente catalogato come ‘uomo dal pugno di ferro’ per via della sua decisione, il premier dello Stato di Israele Benjamin Netanyahu spiega i motivi che si celano dietro questa scelta. Il progetto non lascia trasparire nessuna compassione: almeno 38 mila migranti entrati illegalmente nel territorio di Israele dovranno lasciare il Paese entro il mese di Aprile.

“Ogni Paese deve mantenere i propri confini e proteggerli dall’infiltrazione illegale è sia un dovere basilare sia un diritto per uno Stato sovrano”

A tutti coloro che lasceranno il paese verrà pagato il biglietto aereo e verranno dati loro 2900 euro. In relazione alle numerose polemiche suscitate per via di questa decisione, Netanyahu non ha ugualmente retrocesso nelle sue idee, anzi ha minacciato l’arresto per chi non rispetterà la nuova legge.

“38.000 migranti entrati illegalmente in Israele, principalmente da Eitrea e Sudan. Hanno fino alla fine Marzo per andarsene e ad ognuno di loro saranno forniti un biglietto aereo e 3.500 dollari (2.900 euro) in contanti. Chi resterà oltre tale scadenza sarà arrestato”.

Una nuova legge che potrebbe rischiare di alimentare altri focolai di tensione per lo Stato di Israele…