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Consultazioni: Berlusconi attacca M5s. Ora Salvini lo scaricherà?

Stava filando tutto liscio, Salvini che legge tranquillamente un comunicato concordato con Meloni e Berlusconi. Dalle parole trapela senso di responsabilità, apertura e disposizione al dialogo. I flash dei fotografi presenti scandiscono quello che potrebbe essere un momento decisivo per la costruzione di un ponte verso i 5 stelle.

Poi entra in scena lui: l’ex Cavaliere, l’incandidabile, Silvio Berlusconi che, rivolgendosi ai giornalisti, scompagina tutto con una stoccata finale al M5s. Una battuta non prevista e non gradita neanche ai suoi alleati:

“Fate i bravi, sappiate distinguere chi è veramente democratico da chi non conosce nemmeno l’Abc della democrazia”

A questo punto i due alleati capiscono che la frittata è fatta e, secondo quanto riporta l’agenzia, Dire la Meloni sarebbe andata su tutte le furie, esclamando:

“Roba da non credere, la prossima volta il vertice Berlusconi se lo farà da solo. Ma come abbiamo fatto un vertice di due ore, abbiamo concordato insieme di avere una posizione sola e lui alla fine se ne esce con l’attacco al M5S, mandando tutto all’aria?”.

Dello stesso avviso anche Salvini che corre ai ripari e per preservare l’asse con M5S e si affretta a prendere le distanze. A parlare è però il capogruppo al Senato, Gianmarco Centinaio, che sostiene:

”Le parole finali di Berlusconi oggi al Colle non rispecchiano la posizione della Lega, né quella del centrodestra che oggi si è espresso in maniera unitaria e concordata”.

Simile la dichiarazione del vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti:

“Se Berlusconi risponde all’orgoglio personale e non fa dei ragionamenti politici non aiuta soluzioni politiche. Noi diciamo che non vogliamo veti e non facciamo veti per questo la dichiarazione finale di Berlusconi non ci è piaciuta. E’ stata una battutaccia poco felice e inopportuna” che ha dato a Di Maio “il pretesto per respingere in blocco alla proposta che avevamo avanzato un’ora prima”.

In pratica, in pochi secondi, Berlusconi pare aver mandato all’aria un lavoro diplomatico messo su con non poca fatica e ciò potrebbe determinare la rottura dell’asse con Salvini che, stavolta potrebbe avere dalla sua parte anche la Meloni.