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Calcio e polemiche, Di Francesco furioso: “Gli arbitri mancano di rispetto”

L’allenatore del Sassuolo non ci sta a perdere così contro il Milan. Il risultato infatti è stato nettamente condizionato da episodi a favore dei rossoneri. A fine gara Di Francesco sbotta e si lascia andare ad una critica pesante nei confronti degli arbitri:

“Ci siano stati troppi episodi sfavorevoli, ma non solo in questa partita, quest’anno ne sono successe tante. Oggi, in generale, la gestione della gara non mi è piaciuta, il fatto che ormai Berardi sia etichettato, anche se ci fosse stato un rigore non gliel’avrebbe dato. L’ammonizione, in più ha innervosito il ragazzo, gli ho dovuto cambiare posizione per poterlo far ritornare un po’ sereno dopo il rigore sbagliato”.

Eusebio Di Francesco, intervistato da Sky Sport, dimostra così tutta la sua amarezza a causa del match casalingo perso a causa di un rigore inesistente segnato da Bacca. Proprio sul rigore il mister commenta

 “non era corretto, perché Bertolacci è caduto da solo”.

Ma ciò che non va proprio giù al tecnico è l’atteggiamento dello staff arbitrale:

“Cerchi di parlare con gli arbitri o cerchi di parlare con il quarto uomo e non ti risponde: questa è la cosa che ti fa ancora più rabbia, la mancanza di rispetto. Perché poi vengono davanti alle telecamere e ti dicono che vogliono il dialogo. Se io ti offendo è un conto, ma se ti chiedo e voglio sapere, come tu chiedi a me, mi tieni lontano dall’area se esco fuori di un metro, se ti domando tu mi devi rispondere”.

Al quarto uomo Di Francesco aveva chiesto spiegazioni sul regolamento, dopo la scivolata di Bacca al momento di calciare il rigore:

“Se uno tocca la palla due volte su un rigore, se è da ribattere, o per lo meno è una punizione, cosa bisogna fare. Questa era la mia domanda. E’ ovvio che io dal campo non riesco a vedere se è rigore o no, sarei un fenomeno se vedessi a 50 metri, già ho gli occhiali. Loro sono aiutati, hanno tanti collaboratori vicino, ma il fatto che tu possa chiedere, ti giri dall’altra parte e non mi rispondi è la cosa più odiosa di tutte. Almeno ‘mister abbiamo visto così, abbiamo sbagliato’. Datemi una risposta, ditemi qualcosa, perché noi siamo qui per lavorare, per cercare di migliorare, di capire anche l’errore”.