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Calcio: scandalo pedofilia in Gran Bretagna “Violentato tra le 50 e le 100 volte”

Si allarga lo scandalo pedofilia nel calcio britannico degli anni ’70 e ’80; la polizia indaga sulle denunce di abusi sessuali subite a ripetizione e per anni da giovani promesse dal calcio. Dopo l’ex attaccante della nazionale Paul Stewart, ora 52enne, e gli ex giocatori del Crewe Alexandra, attualmente in quarta divisione, Andy Woodward (43) e Steve Walters (44), anche Jason Dunford e Chris Unsworth hanno accusato il loro ex allenatore Barry Bennell di averli molestati sessualmente nel periodo dell’infanzia, al Crewe Alexandra. E l’inchiesta potrebbe allargarsi ad altri. E’ stato anche istituito un servizio telefonico dedicato per aiutare le vittime a denunciare. Bennell, 62 anni, che ha allenato il Crewe, il Manchester City, lo Stoke ed altre squadre giovanili, è stato condannato diverse volte in Gran Bretagna e negli Stati Uniti per aggressioni sessuali su minori. Ma adesso è fuori prigione. Quattro ex giocatori sono apparsi insieme in un’emozionante intervista alla Bbc hanno raccontato il tormento e il dolore di quegli anni. Con la voce rotta, Unsworth, 44 anni, ha confessato di esser stato violentato “tra le 50 e le 100 volte” e di non aver mai raccontato nulla “ad anima viva”: si è deciso a denunciare dopo che la compagna gli ha mostrato l’intervista a Woodward. “Ho pensato dovessi parlare e aiutare altri”. “Non ho mai detto nulla prima, parlare è una stata una liberazione”, ha ammesso, svelando che spesso nel letto dell’ex tecnico giacevano due o tre ragazzi per volta. Aveva 9 anni quando gli abusi cominciarono, a 16 abbandonò il calcio.

Dunford subì le avance sessuali di Bennell durante un campo estivo: “Gli dissi di lasciarmi in pace, ricordo che lo colpii anche”. L’allenatore non reagì, ma -ha continuato Dunford- “ricordo ancora il suo sguardo assassino”. L’allenatore cominciò a tormentarlo, gli preannunciava che lo metteva in squadra, ma poi lo toglieva all’ultimo momento. “Aveva in carico me e due altri la notte prima di una partita, e stavamo tutti nello stesso letto. Cominciò a toccarmi, spinsi via la sua mano. Più tardi mi svegliai e il ‘mister’ toccava un altro dei ragazzi”. L’ex star della nazionale inglese, Paul Stewart, ha raccontato di essere stato abusato sistematicamente tra gli 11 e i 15 anni, che Bennell minacciava di uccidere il padre, la madre e i suoi due fratelli, se avesse parlato, e che gli abusi lo hanno spinto negli anni successivi in un tunnel di alcool e droga. Il portavoce di Downing Street si è complimentato con gli ex giocatori per il coraggio che hanno finalmente trovato. Dal momento dell’intervista con Andy Woodward, undici presunte vittime di pedofilia si sono rivolte alle forze dell’ordine. (AGI)