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Dietrofront del PD sul Governo. Rosato smentisce Martina.

Eppur si muove. Con questa celebre frase Galileo Galilei si sarebbe congedato dal tribunale dell’Inquisizione al termine della sua abiura dell’eliocentrismo. Oggi potremmo attribuirla a ciò che sta avvenendo all’interno del PD che, nonostante sembri immobile e si sia detto lontano da un’ipotesi di Governo, pare abbia deciso di muoversi per non restare fuori dai giochi.

A confermare questa visione è stato Ettore Rosato, padre del Rosatellum, che ad un giorno dal voto sui presidenti di Camera e Senato, ha smentito la linea del reggente Maurizio Martina, dicendosi pronto al dialogo. Stamattina infatti, a radio Capital, è intervenuto su quanto dichiarato dal Centrodestra:

“Ci hanno detto ‘abbiamo già deciso i presidenti di Camera e Senato, uno a Forza Italia e uno al M5s. Ci vediamo e ve lo diciamo’, ma allora bastava un sms. Ma poi in serata ho visto che Forza Italia diceva ‘facciamo un incontro partendo da zero’. Su questa base, noi siamo disponibili, come sempre, al confronto e a ragionare insieme”.

Una dichiarazione che cambia totalmente il quadro e che rilancia il PD all’interno delle trattative, sia per le presidenze che per il Governo. Un cambiamento che spinge lo stesso Rosato a pronunciarsi anche sui nomi che stanno circolando in queste ore:

“Non è il momento ancora di dare giudizi sulle persone lo faremo se chiamati a farlo. Il M5S non ha fatto nessun nome ufficialmente, sono più indiscrezioni giornalistiche. gli altri invece li hanno avanzati formalmente. Vediamo se questi nomi resistono alla giornata di oggi”.

Ma non si ferma qui ed anzi va oltre, rispondendo a chi gli chiede se i nomi usciti finora per le presidenze di Camera e Senato di Bernini, Romani, Fraccaro e Fico, siano all’altezza:

“Non tutti, si tratta sempre della seconda carica dello Stato. E’ chiaro che tutti i giudizi sono di parte, ciascuno ha il proprio punto di vista. Cerchiamo di trovare almeno il metodo”