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Elezioni francesi, M5s: Non ci schieriamo sulle elezioni politiche degli altri paesi.

La linea seguita dal M5s è chiara: non schierarsi apertamente sulle elezioni politiche negli altri Paesi.

Il M5s ha deciso, fino alle prossime Politiche, di non schierarsi sulle elezioni politiche degli altri paesi, almeno fino all’esito delle urne, così come fece Grillo sull’esito delle elezioni negli USA.

La ragione per la quale i pentastellati non prenderanno parola è la “prudenza” che invocano, soprattutto sulle questioni europee. E lo fanno per due ordini di ragioni: sia per invocare anche per l’Italia, nel momento in cui gli italiani saranno chiamati al voto, la non ingerenza da parte degli altri paesi; sia per lasciarsi aperti spazi di dialogo con le altre forze europee in caso di vittoria del M5s alle Politiche.

In una nota degli eurodeputati del M5s, relativa all’esito del primo turno delle elezioni francesi, si legge:

“Fra due settimane i francesi sceglieranno il loro Presidente e questa scelta dovrà essere rispettata da tutti”.

Il M5s si esprime, piuttosto, sulle correnti movimentiste:

“I partiti tradizionali non sono più in grado di intercettare la fiducia dei cittadini. Questo è un primo dato politico da tenere in considerazione”.

In attesa di sapere chi, eventualmente, sarà indicato dal M5s, in caso di Governo pentastellato, ad assumersi la responsabilità della diplomazia della Farnesina, Manlio di Stefano, uno dei responsabili del programma Esteri, relativamente alla situazione francese precisa:

“Noi abbiamo veramente poco in comune con il programma di Macron e Le Pen. Nessuno di loro ha fatto entrare nelle istituzioni cittadini qualificati provenienti dalla società civile. Nessuno di loro si taglia lo stipendio. Nessuno di loro parla di limite di due mandati. Nessuno di loro finanzia le piccole e medie imprese del suo Paese attraverso un fondo di microcredito”.

Nicola Morra aggiunge:

“Il voto dei francesi per Le Pen e per Mélenchon, e per altri candidati minori che comunque hanno ottenuto discreti consensi, è la dimostrazione che le politiche delle istituzioni europee sono state fallimentari”.