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Gazebo, Alfano vieta l’ingresso a due inviati: “Sprecate il canone”. Scoppia la polemica

Roma. Alternativa popolare, il partito del Ministro degli Esteri Angelino Alfano, ha negato l’accredito e giornalisti di Gazebo, la trasmissione di Rai3 condotta da Diego Bianchi, alias Zoro, per una conferenza stampa sulla legge elettorale.

L’ufficio stampa di Alternativa Popolare, alla richiesta di accredito avanzata da Gazebo, ha risposto via mail spiegando le ragioni del rifiuto:

“Le ragioni sono evidenti e consolidate negli anni e sicuramente non vi sfuggono. Siamo sicuri, a ogni buon conto, che saprete cogliere l’occasione di scoprire che esiste un mondo oltre le vostre fissazioni e che utilmente impiegherete le ore di questa splendida giornata di primavera romana e che dunque, altrettanto utilmente, impiegherete il canone versato dal contribuente”.

Dalla risposta del partito di Alfano, si desume che, probabilmente, il rifiuto è imputabile al trattamento sarcastico che la trasmissione di Diego Bianchi ha riservato spesso al Ministro degli Esteri, sovente seguito dalla troupe di Gazebo anche nelle sue apparizioni pubbliche.

Non si è fatta attendere la replica di Diego Bianchi che in un suo post scrive “un mondo bellamente oltre”, allegando un’immagine dell’agenzia di stampa Agi che ha dato la notizia del “no” di Ap all’accredito.

Intanto, sul caso, è scoppiato un terremoto mediatico-politico. Rai3, intervenuta sull’accaduto, ha parlato di “episodio spiacevole”, ed ha espresso il “proprio sostegno al lavoro della redazione del programma che sta preparando la prima serata del prossimo venerdì. Per questo sta seguendo una serie di iniziative di varie forze politiche come ha sempre fatto nel corso della stagione del programma caratterizzato dal mix di satira e informazione che ne definiscono l’identità”.

Ma, sul comunicato di Viale Mazzini a favore della trasmissione di Diego Bianchi, Alternativa Popolare interviene definendolo “ipocrita e insostenibile”, aggiungendo che la trasmissione “si è qualificata per una spesa complessiva, per il 2017, di circa 2,5 milioni di euro, con uno squilibrio di attenzione a tutto danno di un movimento politico, come attestato da statistiche riportate anche da organi di informazione nazionale e come candidamente ammesso dagli stessi conduttori e ospiti fissi della trasmissione”.

Duro il commento del Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, che da Twitter, tuona:

“Alfano vieta accredito a Gazebo per conferenza stampa del suo partito. Conferma così voci su pressioni per censurare la trasmissione Rai”.

Sullo stesso piano di pone il commento del capogruppo del M5s in Vigilanza, Alberto Airola:

“Il partito del ministro Alfano dimostra la concezione che ha del servizio pubblico: lottizzazione, marchette e favoritismi. Quando questo schema non si applica, scatta la censura, per questo oggi Alternativa Popolare ha rifiutato l’accredito ai giornalisti della trasmissione Gazebo per la conferenza stampa odierna”.