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La Gazzetta dello Sport (milanese) sputa sul talento di Lorenzo Insigne

Un giudizio durissimo nei confronti di Lorenzo Insigne dopo la partita contro la Spagna. Gli azzurri tornano in Italia con le ossa rotte, e alla fine della partita, il risultato di 3 a 0 sta pure stretto alle furie rosse (di nome e di fatto).

Chi ha visto la partita, a differenza di qualche giornalista della Gazzetta dello Sport, si è reso conto fin da subito del settore in cui siamo stati surclassati: il centrocampo. La Spagna infatti giocava con 5 centrocampisti e mezzo, Ventura invece ne schiera 3 in meno. Era facilmente intuibile come sarebbe andata a finire, anche in virtù della condizione fisica e del poco tempo a disposizione per coordinarsi nei movimenti. Se poi ci si mette anche un Buffon, non troppo vigile tra i pali, la frittata è fatta!

La Gazzetta dello Sport individua però il capro espiatorio e, per un’incredibile congiunzione astrale, si tratta di un napoletano: Lorenzo Insigne, reo – a suo dire – di aver “disonorato la maglia numero 10″, come se gli ultimi due ad averla indossata: Thiago Motta e Bernardeschi, l’avessero valorizzata.

Parole che seguono a ruota le affermazioni rese nel pomeriggio da un grande vecchio della nostra nazionale, Gianni Rivera:

«La 10 a Insigne? Ormai la può mettere chiunque, la mettono anche i portieri: conta molto meno di una volta»

Affermazioni che, vanno perdonate, vuoi per l’età e vuoi anche per lo shock che avranno determinato in lui le critiche ricevute durante le sue esibizioni – come concorrente – a “Ballando con le stelle”

Quello della Gazzetta invece è un giudizio impietoso e senza alcun senso. L’intera squadra ieri non ha girato, è stata una sconfitta del gioco, non dei singoli. Quando accade questo bisogna fare gruppo, bisogna sostenere i campioni, non screditarli, anche quando questi vengono dal Sud (cosa evidentemente non gradita alla Gazzetta). Al momento, l’unico piede importante sul quale la nazionale potrà contare nei prossimi anni, si chiama Lorenzo Insigne e nel suo Napoli non ha neanche bisogno di giocare con la 10 per meritarsela.