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L’incoerenza del M5S: L’inceneritore di Pizzarotti brucia i rifiuti della Raggi

Una vicenda che definire paradossale è riduttivo. Il comune di Roma in piena emergenza rifiuti chiede all’Emilia Romagna di smaltire i suo i rifiuti, la Regione lo chiederà proprio a Parma, la città dell’ex grillino Pizzarotti contestato proprio per l’inceneritore.

Un inceneritore che ora però sta tornando utile alla Raggi e al M5S. La necessità infatti è quella di evitare l’emergenza rifiuti nella Capitale. Per questo, è stato proprio il comune amministrato dalla Raggi a sollecitare Regione Emilia-Romagna deciderà infatti, il 28 dicembre, sulla richiesta di smaltire 350 tonnellate di rifiuti al giorno per un totale di 20mila.

Il Sindaco Federico Pizzarotti, evidentemente non ricorda  che appena eletto a sindaco nel 2012 fu bersagliato dalle critiche del Movimento 5 Stelle reo di non avere fermato l’inceneritore che ora potrebbe salvare la Raggi dall’emergenza rifiuti, ha detto la sua di fronte a questa ipotesi (in alternativa la spazzatura romana potrebbe finire a Piacenza) con un post su Facebook:

Leggo che Roma, in emergenza rifiuti, chiede all’Emilia Romagna di smaltirli durante il periodo delle feste natalizie, e che l’Emilia Romagna intende chiederlo a Parma.
In poche parole, chi è più inefficiente chiede sostegno a chi è efficiente, ma questo è un alibi che non deve diventare un fatto sistematico. Se la regione Emilia Romagna rispetto alla richiesta del Lazio valuterà di fare una richiesta formale al Comune, ritengo che sarà un tema da Consiglio Comunale, più che uno scambio di battute da campagna elettorale di fine anno sui quotidiani. Parma non si sottrae al senso di responsabilità istituzionale, ma è bene chiarire un punto: in cinque anni la nostra città ha raggiunto l’80% di raccolta differenziata, divenendo uno dei modelli di eccellenza in Italia e in Europa. 
Se tutte le città facessero come noi non ci sarebbe bisogno di queste richieste. Questo vale per Roma, per il Lazio e per l’Emilia Romagna. 
Noi lo abbiamo fatto con fatica e impegno, un grazie a Gabriele Folli, e non senza polemiche e azioni impopolari. Ed è per questo che avrei gradito una telefonata del Sindaco Raggi, perchè ogni comune può avere delle difficoltà, ma sappiamo bene che i rapporti umani e le telefonate non sono nelle corde di molti esponenti del movimento.
Ritengo che questo tema debba essere affrontato a livello più alto, astraendo dai singoli Comuni, perchè se vogliamo non costruire più impianti e anzi spegnere progressivamente gli attuali servirà una compensazione tra regioni, come ora avviene tra province.
Serve una politica capace di affrontare i problemi, anche quelli più difficili, piuttosto che fare proclami che poi si infrangono contro la realtà di ogni giorno. 
La politica deve tornare ad essere il luogo dove il realizzabile viene pianificato, e non la terra delle promesse, solo così potremo riavvicinare i cittadini alla cosa pubblica.