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Lotti: “Bersani è diventato subalterno a Grillo”

Dopo la querelle tenutasi ieri in Senato durante la discussione della mozione di sfiducia individuale presentata dal Movimento 5 Stelle contro Luca Lotti, il Ministro dello Sport è soddisfatto ma anche provato.

Luca Lotti, infatti, è consapevole che, sebbene la vicenda non abbia avuto prosieguo in Parlamento, vista la bocciatura schiacciante della mozione di sfiducia con 52 voti favorevoli, 161 a sfavore e 2 astenuti, resta comunque in piedi la vicenda giudiziaria, dato che su di lui continua ad incombere l’inchiesta che lo ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati per favoreggiamento e rivelazione di segreto nell’ambito dell’inchiesta Consip, sebbene lui si dica totalmente estraneo alla vicenda e a ciò che gli viene contestato. Ai suoi collaboratori dice:

“Per me l’unica cosa importante è che le bugie vengano a galla. Una per una”.

Dopo la discussione in aula, alla quale erano presenti tutti i ministri, compreso lo sfidante di Renzi alla segreteria del Pd, Andrea Orlando, la cui presenza è stata ben gradita dal Ministro dello Sport, Luca Lotti si è ritirato nella stanza del suo Ministero a Palazzo Chigi. Legge i messaggi e risponde alle chiamate. Con Matteo Renzi c’è stato solo uno scambio di sms. In realtà, sembra che l’ex sottosegretario a Palazzo Chigi avrebbe valutato, assieme Matteo Renzi, il contenuto del suo intervento, nel quale ha accusato le opposizioni di utilizzare la sua vicenda semplicemente per colpire le riforme renziane e Renzi. Luca Lotti infatti dice:

“Colpendo me si vuole colpire Renzi e la stagione del riformismo. Chi chiede le mie dimissioni è politicamente scorretto”.

Dure sono state le parole pronunciate dal senatore Miguel Gotor, scissionista Pd. Gotor, durante il suo intervento, dice:

“Chiediamo anche in una sede parlamentare che il ministro Lotti si dimetta dal suo incarico. Nel caso decidesse di rimanere al Governo, chiediamo al presidente del Consiglio Gentiloni la sospensione delle sue deleghe fino a quando la sua vicenda non sarà chiarita”.

Sebbene il Pd avesse deciso di “far finta di niente” rispetto agli ex Pd che se ne sono andati, sembra che queste parole abbiano colpito particolarmente Lotti che afferma:

“È stato pesantissimo i cinque stelle pensavano che mi rivolgessi a loro quando ho parlato di cultura subalterna e politica scorretta. Ma ce l’avevo con Gotor, con i fuoriusciti. Davvero non riesco a credere che Bersani sia diventato subalterno a Grillo“.

Ma un altra questione è stata al centro del discussione di ieri a Palazzo Madama, quella relativa alla mancata querela di Lotti all’amministratore delegato Consip, Luigi Marroni, che ha inserito il Ministro dello sport tra le quattro persone che lo avrebbero avvertito di essere intercettato.

A questo proposito, in sede di replica all’intervento di Lotti, il senatore M5S Nicola Morra:

“Lotti non ha spiegato perché non abbia querelato i renziani e toscani come lui Marroni e Vannoni […]”.

Lotti, parlando con il suo staff della mancata querela, avrebbe detto:

“Non ho accesso agli atti giudiziari, io ho solo un giornale che riporta stralci di interrogatorio. Anche volendo non posso querelarlo. Su quali basi? […]. Gli atti si vedono alla chiusura delle indagini. Solo allora potrò procedere, non prima. Forse dovevo dirlo in aula, chiarire meglio questo punto. Vabbè, ormai è andata”.